Arriva Chrome e scoppia la terza guerra dei browser

In modo fulmineo, Firefox, il “panda rosso”, conquista nel giro di pochi mesi l’8% degli utenti e lancia, senza troppi timori, la sfida a Internet Explorer. Il successo di FireFox è dovuto, in larga parte, al coinvolgimento diretto degli utenti che ha permesso di catturarne le esigenze ed ottenere la segnalazione di centinaia di bug, rendendo il browser veloce, leggero e decisamente stabile. 

Microsoft, inoltre, non riesce ad aggiornare velocemente Internet Explorer 6 per supportare adeguatamente le nuove tecnologie web che fanno largo uso di Javascript (Ajax in primis) e che risultano particolarmente lente a causa dell’interprete esterno e non direttamente integrato.

Nel 2005 FireFox passa al 24% del gradimento degli internauti ed Internet Explorer scende al 69%. Il 2006 è l’anno di Internet Explorer 7 che migliora decisamente gli aspetti legati alla sicurezza, all’adesione agli standard e alla velocità. Tutto questo però non basta e il browser di Redmond scende al 60% del mercato, nello stesso anno, e al 56% l’anno successivo.

firefox logos

Evoluzione del logo di FireFox

E nel 2008 anche Google, dopo annunci e versioni beta più o meno pubbliche, lancia il proprio browser Chrome, che stupisce per velocità e stabilità. Inoltre il gigante di internet riduce al minimo gli elementi dell’interfaccia in modo da massimizzare lo spazio a disposizione per la visualizzazione delle pagine.

chrome v1

Chrome

Siamo ormai di fronte alla “3rd Browser War”, combattuta da tre comprimari: Internet Explorer 8 e FireFox 3.6 praticamente alla pari (intorno al 40/43%) e Chrome 7 al 13/15%, più una serie di “comparse” tra cui Safari, che dal 2007 è disponibile anche per Windows (circa il 4%) ed Opera (circa 2/2,5%).

Nello scenario odierno la nuova frontiera sembra ora essere l’utilizzo della GPU per velocizzare le operazioni proprie del browser. FireFox ha intrapreso questa strada con lo sviluppo della versione 3.7 ma la 4 rivedrà completamente l’engine, offrendo, inoltre, un’interfaccia minimale stile Chrome/IE8. Anche la futura versione 9 di Explorer utilizzerà la GPU e, finalmente, avrà un parser javascript integrato, consentendo incrementi prestazionali notevoli nell’esecuzione degli script, e una più forte adesione agli standard W3C. Stesso percorso per Google che, sicuramente, non mancherà di stupirci.

Insomma la guerra è quanto mai aperta e a beneficiarne saranno gli utenti che, indipendentemente dal browser scelto, avranno a disposizione applicativi sempre più efficienti pensati per “vivere” il Web.

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