Windows CE 6.x

Windows CE 6 continua sulla strada tracciata dal suo predecessore, soprattutto sul fronte della scalabilità e della stabilità, e viene pensato come complemento Mobile di Vista/Seven.

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Windows CE Roadmap

Il progetto originale, codename Cardhu (2005), viene più volte rivisto per favorire la contemporanea evoluzione di CE 5 e della piattaforma Windows Mobile 5/6.x. Nasce così il progetto Yamazaki, schedulato per essere completato a metà del 2006 con l’RTM fissata per il 15 Settembre 2006.

Il kernel del nuovo CE 6 viene esteso in modo da eliminare molte delle restrizioni che hanno penalizzato le precedenti versioni. Il sottosistema dedicato al multithreading è ora in grado di  superare il famigerato limite 32/32, ovvero la possibilità di eseguire fino a un massimo di 32 processi, ognuno dei quali possono indirizzare fino a 32Mb di memoria virtuale. Nella nuova release è possibile avere, teoricamente, fino a 32.000 processi (reali o virtuali) che possono indirizzare fino a 2GB di memoria virtuale ciascuno. Di conseguenza viene superato anche il precedente limite di 2GB di memoria indirizzabili dal Kernel stesso. Ciò per consentire la realizzazione di applicazioni più complesse in grado di sfruttare le nuove tecnologie di rete, multimediali e web.

Viene migliorato notevolmente il supporto al wireless-networking, mentre i nuovi driver sono eseguiti in User-mode, garantendo una maggiore stabilità del sistema in caso di crash. Per motivi di compatibilità è comunque possibile eseguire parte dei vecchi driver in Kernel-mode, così come è preservata la compatibilità con le applicazioni sviluppate per la precedente release.

Oltre a queste modifiche (definite low level changes), la prima beta del 9 Maggio 2006 (Mobile Developers Conference MED) mostra nuove interessanti funzionalità che raggruppano feautures prima sparse in vari layer applicativi, anche di terze parti. Viene migliorato il supporto all’architettura ARM e fa la sua comparsa il tanto sbandierato ExFat, pensato per utilizzare al meglio i dispositivi removibili per i quali l’NTFS si dimostra poco adatto a causa della complessa struttura dati. Si tratta del primo OS in assoluto della casa di Redmond a supportare ExFat.

Sempre sul versante file system è ora possibile cifrare i dati fino al singolo file in stile NTFS, garantendo una maggiore flessibilità nella loro protezione attraverso la funzionalità offerta dall’Object Data Store che permette di associare agli oggetti i permessi a livello di utente.

Importanti passi in avanti si registrano sul fronte multimediale. Sono supportati i formati HD-DVD, DVD (MPEG-2), UDF 2.5 e il multi-channel audio. Ormai centrico per la piattaforma CE è anche il supporto al VoIP, che attraverso l’apposito settaggio del Pannello di Controllo, è attivabile tramite rete cellulare, rete wireless e rete wired.

Anche per questa versione vengono proposte le licenze Shared Source che permettono agli sviluppatori di accedere a buona parte del codice del sistema operativo e a creare componenti personalizzati ridistribuibili. 

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Navigatore con Windows CE 6

Sul fronte development non poteva mancare un nuovo ambiente di sviluppo integrato che si interfaccia direttamente, per mezzo di un plug-in, con Visual Studio 2005. 
Nonostante inizialmente CE 6 venga utilizzato solo nel campo Automotive e come base del player Microsoft Zune, si evolve velocemente attraverso le release R2 ed R3, arricchendosi di importanti feautures quali: sviluppo Silverlight based, Internet Explorer full touch, MultiTouch, Gestione delle connessioni, visualizzatore pdf e una nuova versione di Office Mobile.

La R3 diventa la base per lo sviluppo del nuovo Windows Phone 7, che però sarà rilasciato, in versione finale, sul nuovo Windows Embedded Compact 7.

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