Columbia MPC 1600, il primo compatibile

Il Columbia MPC 1600 (Multi‑Personal Computer) viene annunciato nel giugno 1982 dalla piccola azienda Columbia Data Products di Columbia, Maryland. 

Columbia Data Products MPC 1600

Columbia Data Products MPC 1600 (Foto: Ben Franske, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons)

Questo sistema può essere considerato il vero pioniere degli IBM PC-compatibili: uno dei primi modelli a offrire compatibilità legale, con hardware migliorato, espandibilità superiore e prezzo concorrenziale. La sua commercializzazione avviene in modo pienamente legale grazie a un BIOS sviluppato con un rigoroso metodo clean room, che garantisce la compatibilità mantenendo l’originale protezione del copyright IBM.

Dotato di 128 KB di RAM di base (contro i 64 KB massimi dell’IBM PC), espandibile fino a 1 MB, dispone di otto slot ISA, uno in più rispetto agli otto dell’IBM PC/XT, offrendo così maggiore capacità di espansione. L'MPC 1600 ha una configurazione standard che include due unità floppy da 5,25”, mentre esiste  anche una versione con hard disk da 5 o 10 MB. 

Il computer viene venduto con sistemi operativi come MS‑DOS, CP/M‑86, MP/M‑86, OASIS e Xenix, rendendolo adatto a contesti multiutente e server-oriented.

La compatibilità hardware con l’IBM PC viene testata con applicativi impegnativi dell’epoca come Microsoft Flight Simulator.

La risposta del mercato fu positiva: nel 1983 Columbia raggiunge circa 56 milioni di dollari di vendite, con una IPO avviata a gennaio dello stesso anno.

Tuttavia, già nel 1984 la concorrenza si intensifica, anche IBM abbassa i prezzi, e i margini si erodono, portando Columbia al fallimento e alla liquidazione l'anno successivo.

Successivamente alcune attività vengono rilanciate da terzi, ma il dominio tecnologico è già passato ad altri attori come Compaq .

Anche se la sua presenza sul mercato fu breve, ha avuto un impatto determinante nell'espansione della piattaforma PC come standard di riferimento.

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