Dopo la nomina, l’impresa di Shmidt è tutt’altro che semplice, visto che NetWare (4.1x) è praticamente relegato a pochi partner storici e Microsoft si appresta a sferrare il colpo di grazia con la nuova generazione di sistemi Windows pensati per un’integrazione totale con la rete (leggasi Windows NT 5 e, di riflesso, Windows 9x/Millennium x il settore desktop).

Il rinnovamento passa attraverso il rilascio di NetWare 5, il primo a sposare nativamente il TCP/IP, e NetWare 6 che inaugura la filosofia “open and standard based”.

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Netware 5 package

A luglio del 2001, il management della società annuncia l’acquisizione del partner strategico Cambridge Technology Partners Inc. e nomina il suo presidente (e CEO)Jack Messman nuovo presidente e CEO di Novell.

Sotto la guida di Messman, Novell sposa definitivamente il modello Open-Source, effettuando nel 2003 una serie di acquisizione strategiche: prima Ximian, una software house specializzata nella produzione di applicazioni desktop open-source per Linux e Unix, e poi, verso novembre dello stesso anno, SUSE, produttrice di SUSE Linux, una delle distro più utilizzate, che diventa la base di una nuova generazione dei sistemi di rete Novell Linux Based. Nel frattempo la società dello Utah presenta anche l’ultimo aggiornamento rilevante del suo prodotto storico: NetWare 6.5, pensato per rispondere alle esigenze sempre più pressanti dei clienti.

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Novell SUSE

La riorganizzazione si completa con il rilascio nel 2005 del nuovo sistema Novell Open Enterprise Server (OES), il primo OS Dual Kernel di rete, in grado di funzionare sia su base Linux che su base NetWare.

Tornando un po’ alla “Cooperation” voluta nei primi anni da Noorda, nel 2006 arriva un accordo storico: Novell e Microsoft firmano un’intesa il cui punto di forza  è l’interoperabilità di SUSE (server e desktop) e Windows, rendendo di fatto la distribuzione del camaleonte la distro privilegiata per la realizzazione di reti miste, sia come server che come client.

mono logoL’accordo è spinto e voluto dal nuovo CEO Ronald Hovsepian, proveniente proprio da Microsoft che porta, inoltre, Novell a divenire il principale sponsor di Mono, l'implementazione open source della piattaforma .Net diMicrosoft. In realtà Novell era già nell’orbita Mono, in quanto Ximian era stata fondata da Nat Friedman, poi vice-president Novell per le soluzioni Linux, e Miguel de Icaza, team lead proprio del pogetto Mono. L’impegno della società si focalizza in particolare su Mono Extension, che estende le possibilità di Mono di far funzionare le applicazioni .Net su sistemi Linux senza la necessità di ricompilarle.

Le due società si accordano, inoltre, per una strategia comune di protezione su brevetti e tecnologie, soffocando sul nascere alcuni voci che davano la casa di Redmond prossima ad intentare una causa per presunti diritti su Linux.

Novell resta comunque in grosse difficoltà economiche e neanche OES (di cui nel 2008 viene rilasciata la seconda versione) riesce a risollevarne le sorti. Paradossalmente diviene più nota per il suo impegno nel settore Linux, grazie al supporto della community OpenSUSE e alla difesa degli standard aperti, che in quello storico del Networking.

Purtroppo la storia si chiude, dopo mesi di trattative, il 22 novembre del 2010 con una specie di spezzatino: Attachmate acquista l’intero brand Novell per 2.2 miliardi di dollari (battendo il concorrente VMWare), con l’intenzione di riorganizzarne i prodotti in due rami specifici: da una parte le soluzioni riguardanti la sicurezza e il cloud computing e dall’altra le soluzioni Linux, garantendo così che le attività legate a SUSE continuino in una situazione di stabilità aziendale.

 

osc logoNulla di ufficiale è dato invece di sapere in merito a quale sarà l’atteggiamento di Attachmate rispetto al progetto OpenSUSE e alla sua Community, anche se il nuovo management ha ufficiosamente affermato di non pensare a particolari stravolgimenti nell’approccio adottato in precedenza da Novell.

Più nebulose, invece, le conseguenze della cessione di brevetti al consorzio CPTN Hondings LLC (leggasi Microsoft), che potrebbero riguardare lo stesso Unix e le varie distribuzioni GNU/Linux.

Si conclude qui il percorso che ci ha portati a ripercorre la storia di una delle società che hanno segnato l’informatica degli ultimi trent’anni, condizionandone, nel bene e nel male, la sua evoluzione.

Bye Novell.

Nel 1991 Novell è ormai un colosso a cui la definizione di “LAN Company” comincia a stare stretta e Noorda decide di entrare nel morente mercato del DOS, con una decisione che ancora oggi è motivo di discussione. Gli analisti hanno sempre pensato che Novell volesse rendersi indipendente da Microsoft e fornire una soluzione “chiavi in man” con NetWare ed un (Novell) DOS compatibile al 100% con quello della casa di Redmond.

In realtà, nonostante questa sia quasi certamente la motivazione, a dare a Noorda l’dea fu un piccolo programmatore DOS, Marc Perkel, che cercava in ogni modo di resistere al trend di abbracciare il mondo Windows.

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Marc Perkel

Perkel non era legato in nessun modo a Novell, ma vedeva in essa l’unica versa software house in grado di opporsi alla sempre maggiore influenza di Microsoft. Per chi fosse interessato ad approfondire la questione, può leggere l'articolo al link http://www.ctyme.com/dri.htm che racconta l’intero aneddoto e dove è possibile leggere anche il piano di sviluppo proposto da Perkel per quello che definì NOVOS.

Perkel, comunque, non ebbe alcun ruolo in Novell, la quale, invece, decide di entrare nel settore acquisendo Digital Research ed iniziando lo sviluppo del Novell(DR) DOS 7. In attesa della nuova versione, la società di Provo propone un Novell DOS 6 (identico al DR DOS 6) con in bundle NetWare Lite.

La scelta, però, di allontanarsi dal proprio Core Business, segna l’inizio di una serie di operazioni particolarmente rischiose che metteranno la società in serie difficoltà.

L’entra nel settore dei sistemi operativi desktop, in particolare quelli DOS-based,  non si rileva affatto semplice e Novell riesce a rilasciare il Novell DOS 7 solo dopo due anni (terzo trimestre del 1993) dall’acquisizione di Digital Research, in forte ritardo rispetto a quanto programmato. Quel che è peggio, però, è che la nuova versione è lenta e piena di bug, rendendo vane sia le innovazioni introdotte che la presenza di Personal NetWare, pensato per caratterizzarlo come OS per le piccole e medie aziende. Un’ulteriore mancanza del DOS made in Provo è la completa assenza di una shell grafica, frutto della decisione di Novell di abbandonare lo sviluppo di ViewMAX/3 (ripreso poi da Caldera), successore di ViewMAX/2 presente nel DR-DOS 6.

 

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ViewMax/3

La scelta, in realtà, segue l’accordo tra Novell ed Apple per creare una GUI (codename: Star Trek) Mac-like per sistemi x86 da integrare con le future versioni del DOS Novell. Il progetto però non venne mai completato e l’accordo tra le due società venne meno, per molteplici ragioni, nel 1993.

Come se tutto ciò non bastasse, la soluzione Novell è incompatibile con quella Microsoft (DOS 6.2x con workgroup add-on), che garantisce il supporto alle reti basate su Windows per Workgroup, OS/2 e Windows NT.

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MS DOS Workgroup Add-On

E qui si apre un altro fronte che Novell sottovaluta: l’avanzata di Windows NT ed ritardo nel supporto al TCP/IP da parte di NetWare, che continua a puntare sul protocollo proprietario IPX/SPX (derivato direttamente dallo Xerox Network Services - XNS), snobbando quasi completamente il protocollo di Internet fino alla versione 5, rilasciata addirittura nel 1998. Ad essere precisi, le versioni 3.x e 4.x di NetWare disponeva di un supporto al TCP/IP, ma questo era fortemente limitato ed inefficiente.

Questo enorme ritardo stravolge completamente il panorama dei sistemi di rete che vede in Windows NT (3.5 e l’atteso 4.0) e in Linux i nuovi protagonisti, relegando Novell ad una quota non superiore al 10%.

Sempre in ambito desktop, Novell è inoltre interessata anche al fronte Unix e nel 1993 rileva da AT&T gli Unix System Laboratories (USL) e tutti i marchi relativi a Unix System V, dopo che, precedentemente, aveva dato vita ad una partnership con la stessa AT&T (denominata Univel), finalizzata allo sviluppo di Destiny (UnixWare), una versione Unix per Desktop.

sco logoA cavallo del 1995/1996 Novell, però, non può far altro che accettare l’insuccesso della propria tattica relativa si sistemi operativi desktop, cedendo UnixWare a SCO (1995) e l’intero asset derivato da Digital Research a Caldera (1996). L’accordo con SCO, successivamente, causerà non pochi problemi a Novell coinvolgendola in una serie di azioni legali per la proprietà dei codici sorgenti e dei marchi attinenti a UNIX. Ad essere contesi sono i diritti relativi a Unix System V che Novell afferma di non aver mai ceduto a SCO insieme a UnixWare, tesi poi avvallata dal giudice federale Kimball che, a novembre del 2008, darà ragione a Novell condannando SCO a pagare 2.5 milioni di dollari derivati dall’uso improprio di marchi e prodotti appartenenti a Novell.

Nella strategia di espansione, la società si trovava a gestire un’altra patata bollente: infatti nel 1994 acquisisce WordPerfect Corporation (per 885 milioni di dollari), Quattro Pro (da Borland, per 145 milioni di dollari) e la licenza per vendere il database Paradox (sempre da Borland, per 35 milioni di dollari).

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WordPerfect 6.1

La scelta di farsi strada nel settore delle suite office, proponendo il concetto di “network applications”, non è però gradita dal consiglio di amministrazione che costringe Noorda a dimettersi. Ovviamente dietro le dimissioni c’è anche il mal contento relativo al cattivo affare “DR DOS” e alla costante perdita di quote di mercato nel settore Networking.

A guidare la società viene chiamato Bob Frankenberg, proveniente da una 25ennale esperienza in HP, a cui viene affidato il compito di cedere le precedenti acquisizioni di Noorda.

Nel frattempo il nuovo CEO presenta, comunque, a dicembre del 1994, Novell Perfect Office 3.0(il numero di versione viene scelto tenendo come riferimento la versione di Microsoft Office, ma stranamente Novell resta una release indietro, nonostante MS Office 4.0 venga rilasciato ad inizio di gennaio del 1994), visto il suo stadio finale di sviluppo. Il pacchetto è fortemente incentrato su GroupWise, il software di network collaboration di Novell, mentre i software principali sono grosso modo identici alle versioni esistenti all’atto delle relative acquisizioni.

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Novell Perfect Office - WordPerfect

Perfect Office si rileva un completo disastro che assorbe molte delle risorse finanziare di Novell, accelerando così la ricerca di un acquirente. Frankenberg riceve una proposta da Corel che a febbraio del 1996 (a meno di 2 anni dall’intera serie di acquisizione dei vari prodotti) acquista l’intero pacchetto ad “appena” 115 milioni di dollari cash e altri 70 milioni in 5 anni. In realtà l’accordo frutta a Novell anche un posto nel consiglio di amministrazione di Corel e la sua partecipazione al pacchetto azionario.

Con un saldo negativo di quasi 600 milioni sul brand WordPerfect e la svendita di quello relativo a Digital Research e a UnixWare, non è difficile comprendere le ragioni che spingono il consiglio di amministrazioni a chiedere le dimissioni di Frankenberg, aprendo così le porte a Joe Marengi (1996), che gestisce una prima fase di transizione, e poi ad Eric Shmidt (1997), artefice di una nuova strategia di rilancio focalizzata nel riposizionare il core business di Novell nel settore Networking.

novell logoLa storia di Novell ha inizio nel 1979 a Provo (nello stato dello Utah), anno in cui  George Canova e Jack Davis danno vita alla Novell Data Systems Inc, il cui nome deriva da un’errata interpretazione della moglie di Canova che gli attribuisce il significato di “nuovo” in francese.

Canova e Davis iniziano la loro attività con l’idea di creare un’azienda OEM che realizzi minicomputer, terminali e stampanti, pensati per il mercato personal. Quindi la “prima" Novell è tutt’altro che proiettata al settore delle reti e nel 1981 inizia anche la produzione di personal computer.

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Il Novell Campus di Provo

La società raggiunge oltre 120 dipendenti, riscuotendo un buon successo sul mercato, ma le vendite non sono sufficienti a garantirne la sostenibilità economica e il caos prende il sopraffento, tant’è che tra la fine del 1981 e l’inizio del 1982 sia Davis che Canova decidono di farsi da parte.

Novell piomba così nel periodo definito “The Time of Six President”, in cui si avvicendano un numero imprecisato di amministratori alla sua guida, ma, cosa ancora peggiore, la situazione sembra ormai irreversibile e il numero di dipendenti arriva ad appena 15 unità.

Nel 1983 gli azionisti tentano l’ultima carta: nominano Raymond Noorda amministratore delegato.

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Raymond (Ray) Noorda

Per capire l’importanza di questa scelta basti pensare che Noorda verrà battezzato come il “Papà del Networking”, e la sua impronta in Novell resterà indelebile, come affermato da Ron Hovsepian, ultimo Presidente e CEO di Novell:

The technology industry is famous for the rapid rise and fall of trends and personalities, but there are a few clear moments in the
history of technology that everybody recognizes were truly game changing. Ray Noorda's embrace and promotion of networking was one such moment. His focus and tenacity in making Novell a leader in the networking business served as a model for many of the technology companies that followed. People can today effortlessly share files, exchange emails and print across networks - the core things most people do on their computers day in and day out - thanks in no small part to Ray. Novell is proud of his legacy and honored to continue his commitment as a positive force for innovation."

Una volta arrivato in Novell, Noorda si mette subito al lavoro e, durante la ricerca di una strategia di rilancio e di nuovi prodotti su cui puntare, viene a conoscenza di un progetto nato ad ottobre del 1981, presso la Brigham Young University di Provo, pensato per la condivisione di spazio su disco attraverso una rete di calcolatori. Il progetto è portato avanti da Drew Major, Dale Neibauer, Kyle Powell e, successivamente, Mark Hurst, che formano il cosiddetto SuperSet Software.

Il nuovo CEO assume l’intero gruppo assegnandogli il  compito di creare un sistema di disk sharing per CP/M da integrare con i prodotti hardware prodotti da Novell per le reti. Il team, però, conscio che il sistema di Kildall è ormai destinato al tramonto, comincia a lavorare ad una soluzione per il nuovo PC(MS) DOS dei PC IBM. Major e soci sviluppano così il Network Operating System (NOS), embrione di NetWare, ed un piccolo gioco testuale, chiamato Snipes, per dimostrarne capacità e potenzialità. Snipes diventa la prima applicazione di rete mai realizzata per un personal computer commerciale e si può ritenere, a tutti gli effetti, il precursore degli odierni giochi di rete multi-player.

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Snipes

Grazie all’intuito di Noorda, nasce  la “seconda” Novell che, sempre sotto la sua guida, si riorganizza intorno all’idea di LAN-Company, semplificando anche la sua denominazione in Novell Inc.

Il mercato di riferimento è ormai dominato dai PC IBM e dai Macintosh, i dischi rigidi sono all’esordio e gli standard differiscono molto gli uni dagli altri, mentre, timidamente, si fanno notare le prime GUI.

In questo scenario esistono circa una 20ina di aziende che si occupano di soluzioni LAN per il mondo dei PC, e Novell decide di collaborare con esse per far progredire l’intero settore: è questa la chiave di volta, la strategia di Noorda che egli stesso ama definire “Cooperation” (“Corporate Jujitsu” secondo Craig Burton, supervisore nel periodo dei The Time of Six President).

Questo approccio paga al di la di ogni rosea aspettativa e Novell, agli inizi degli anni ’90, è leader mondiale nel settore LAN con il suo NetWare che conquista circa il 90% del mercato.

Lo sviluppo di NetWare  si basa su un concetto semplice ma fondamentale: uno o più server dedicati sono connessi alla rete e lo spazio su disco è condiviso sotto forma di volume. I client DOS eseguono un apposito tool residente in memoria (Terminate and Stay Resident  - TSR) che permette di mappare il volume condiviso come un hard disk locale. Ovviamente il client deve autenticarsi per poter accedere al volume condiviso e l’accesso è funzionale alle autorizzazioni dell’utente. Oltre allo spazio su disco, è possibile condividere le stampanti collegate ad un server dedicato, utilizzandole come se fossero locali al client.

La forza della soluzione Novell risiede nell’estrema affidabilità, tant’è che server NetWare hanno funzionato per anni senza la necessità di alcuna manutenzione.

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