Electric Pencil

Nel 1975, Michael Shrayer, filmmaker newyorkese trapiantato in California, vede il numero di gennaio di Popular Electronics, acquista un kit MITS Altair 8800, lo espande con punzonatrice di nastri, display video e tastiera, e inizia a programmare in linguaggio macchina.

michael shrayer storia informaticaMichael Shrayer

Mentre lavora su Software Package 1 (SP-1), un editor-assembler, crea una versione migliorata, ESP-1 (Extended Software Package 1), e decide che vuole scrivere la documentazione direttamente al computer, non più a macchina.

Poiché non esiste un programma adatto, scrive Electric Pencil e, nel dicembre 1976, rilascia la versione Altair: il mondo dei microcomputer ha il suo primo elaboratore di testi.

Nel 1977 e 1978, Electric Pencil approda rapidamente su altre piattaforme 8080/Z80, fra cui il Processor Technology Sol-20, e su una costellazione di macchine compatibili: entro il 1980 circolano decine di porting, fino a raggiungere l’ordine delle 78 varianti per sistemi e sistemi operativi differenti.

La distribuzione avviene per corrispondenza tramite Michael Shrayer Software, Inc. e cresce di pari passo con il passaparola nelle comunità di hobbisti e professionisti.

Il programma porta, in ambiente “micro”, le funzioni cardine della videoscrittura a schermo: inserimento e cancellazione in linea, scorrimento e riesame del testo, ricerca/sostituzione, giustificazione a destra, titolazione e numerazione delle pagine, stampa formattata.

La funzione di word wrap, ovvero l’andata a capo automatica che riallinea il testo quando si inseriscono o si eliminano parole, si afferma come gesto naturale di scrittura: il manuale insiste sul fatto che “tutto appare sul video mentre accade”, sostituendo i tentativi alla cieca tipici della macchina da scrivere.

Sul piano tecnico Electric Pencil mantiene requisiti minimi e pragmatici: CPU 8080 o Z80, 8K di RAM, interfaccia video (VDM/SOL) e stampante con driver appropriati.

Le varianti del software si adattano alle combinazioni hardware: le sigle SP/SS/SV/DV distinguono, ad esempio, il sottosistema video e il percorso di I/O (cassette, interfacce Tarbell/SOLOS/CUTER) e le stampanti supportate (TTY, Selectric, Diablo/Centronics/RS-232). Questa modularità, insolita ma lungimirante, consente a Electric Pencil di restare leggero e allo stesso tempo di coprire scenari d’uso molto diversi, dallo studio domestico alla piccola azienda.

electric pencil trs80 floppy

Nel 1978, Electric Pencil arriva sul TRS-80 Model I grazie a Small System Software e si impone subito: la versione su disco costa 150 dollari, quella su cassetta 99,95 dollari, contenente spesso sia la versione per il (TRS-80 Model I) Level I sia Level II, facilitando l’installazione in contesti eterogenei. Sul TRS-80 Model I il programma diventa l’elaboratore di testi dominante fino all’uscita di Scripsit di Radio Shack.

Le inserzioni pubblicitarie del periodo parlano il linguaggio dei bisogni concreti:

“scrivi, elimina, inserisci o sposta parole, righe, paragrafi; salva su nastro o disco; stampa una copia formattata con TRS-232 o Centronics (RS-232C nella versione su disco); giustifica a destra, titola e numera le pagine; usa cursore trasparente e tastiera con ripetizione; lavora in solo maiuscole oppure in minuscole con modifica.”

La popolarità è tale che Electric Pencil, come molti best-seller dell’epoca, diventa anche bersaglio di pirateria: circolano stime ufficiose secondo cui per ogni copia venduta ne girano molte duplicate, fotografia di un successo che trascende i canali ufficiali.

Sul TRS-80 Model I emerge subito il tema delle minuscole. La macchina, nella configurazione standard, visualizza solo maiuscole; per sfruttare appieno Electric Pencil, i manuali TRS e la comunità documentano la “Electric Pencil Lower-Case Modification”, una modifica hardware alla mappa video/caratteri che abilita minuscole con discendenti, e raccomandano anche un tasto CONTROL dedicato. Poiché la lower-case mod può risultare incompatibile con il BASIC Level II, gli utenti installano un interruttore sulla tastiera per attivarla o disattivarla al volo; questi switch diventano comunissimi sulle tastiere del Model I e Radio Shack finisce per proporre kit ufficiali.

Electric Pencil non si limita a consumare l’hardware: lo induce a evolversi per migliorare l’esperienza di videoscrittura.

Sempre nel 1978 fa il suo debutto Electric Pencil II, linea distinta dalla versione originaria. Il target si sposta verso ambienti “professionali”: gira su CP/M e, successivamente, su TRSDOS del Model II; anche il posizionamento di prezzo comunica la differenza, con 325 dollari per la release TRSDOS Model II e 275 dollari per la release CP/M. La “Versione I” (l’originale per Altair/Sol-20/TRS-80 e affini) resta comunque disponibile per le altre macchine: Electric Pencil, così, copre due mondi in parallelo, l’utenza SOHO/enthusiast e gli uffici che standardizzano CP/M o le piattaforme Tandy di fascia superiore.

Tra 1981 e 1982 cambiano gli equilibri commerciali. IJG Computer Services (di Harvard Pennington) subentra nella distribuzione e, nel febbraio 1982, rilascia Electric Pencil 2.0.

La numerazione inganna: “2.0” non ha nulla a che vedere con “Electric Pencil II”.

Qui non esiste un semplice patch-set: IJG ricostruisce l’applicazione dal sorgente dell’originale, integra correzioni e migliorie (con Richard Schubert fra i contributori) e riduce i prezzi a $89,95 su disco e $79,95 su nastro o Exatron Stringy Floppy.

Proprio lo Stringy Floppy (supporto a nastro ad accesso semi-casuale) diventa una piattaforma nativa anche per Electric Pencil, cosa rara e indicativa della volontà di stare dove stanno gli utenti. Attorno al nucleo del programma IJG aggiunge due componenti: Blue Pencil, correttore con dizionario da 50.000 parole ($89,95), e Red Pencil, correzione ortografica automatica ($89,95) che richiede Blue Pencil.

A questo punto Electric Pencil si articola in tre rami ben riconoscibili: la Versione I multipiattaforma 8080/Z80, la linea “II” per CP/M/TRSDOS Model II e la ramificazione “2.0” che aggiorna l’originale con bug-fix e add-on.

Dal 1983, Electric Pencil arriva su IBM PC con una versione sviluppata da Dale Buscaino e Scott Daniel (Progressive Software Design) e distribuita da IJG, mentre nel 1986 il prodotto passa a Electric Software Corporation, che prosegue la promozione per alcuni anni.

electric pencil dos 1

electric pencil dos 2Electric Pencil per DOS

Nel frattempo il mercato accelera: WordStar completa la maturazione nell’universo CP/M e poi DOS, la concorrenza spinge sull’“usabilità”, e l’ecosistema PC standardizza comandi, formati e interfacce. In questo contesto Electric Pencil mantiene un profilo di velocità e potenza, sfrutta tasti funzione riprogrammabili e resta preferito dagli utenti smaliziati, ma non insegue i principianti: la sua identità “capostipite” rimane intatta, anche quando la leadership commerciale passa ad altri.

Nel gennaio 1983, Electric Pencil entra nella “80 Micro Hall of Fame” (“80 Micro Hall of Fame”, 80 Micro, numero di gennaio 1983, pp. 396–398) come uno dei soli cinque software selezionati. La giuria afferma che “dimostra in modo conclusivo che un TRS-80 può essere usato per word processing serio ed è il modello per i successivi elaboratori di testi”.

È un riconoscimento che conferma retrospettivamente il doppio merito del progetto: portare la videoscrittura vera su macchine economiche e stabilire gesti e aspettative d’uso (dal word wrap alla stampa formattata) che diventano canone per la generazione successiva.

La mission di Electric Pencil si legge già nel manuale e si riflette nel gesto quotidiano di scrivere: il testo è un flusso continuo di caratteri, i ritorni a capo non sono imposti, la ri-impaginazione avviene al volo quando si inseriscono o si cancellano segmenti, i blocchi (parole, righe, paragrafi) si spostano con comandi dedicati, le ricerche codificate assistono operazioni come liste selettive e forme embrionali di mail-merge.

In pochi anni la videoscrittura smette di essere un privilegio di sistemi dedicati e diventa un’abilità domestica e d’ufficio: Electric Pencil apre la strada, le sue ramificazioni (II e 2.0) espandono le possibilità, e le versioni TRS-80 e IBM PC legittimano il microcomputer come strumento affidabile per scrivere, correggere, impaginare e stampare.

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