L’acquisizione di NeXT e il ritorno di Jobs

Amelio abbandona la riconcorsa alla vendita, ma anche lo sviluppo di Copland, spingendo invece sullo sviluppo di Mac OS 8, e riaprendo il fronte con BeInc (fondata da Jean-Louis Gassée) per la sua acquisizione e con l’intento di trasformare il suo BeOS nel nuovo OS della Mela.

I tentativi però sono vani e Amelio decide di intraprendere un’altra strada: contattare Jobs per provare ad acquisire NeXT. In realtà, questa strada viene in qualche modo agevolata da Jobs, grazie a contanti comuni, e grazie alle sue doti da imprenditore e amministratore affinate negli anni. 

Si tratta di una vera e propria magia da parte del co-fondatore di Apple, attuata per dare una speranza alla sua NeXT che, verso la fine del 1996, è in affanno e vede l’ipotesi di una IPO (offerta pubblica iniziale, alias collocazione in borsa) scarsamente supportata dai risultati.

L’incontro si tiene a dicembre del 1996, alla presenza anche di Ellen Hancock e Douglas Solomon. Viene così siglato un pre-accordo che porta Apple ad acquisire l’anno dopo (1997) NeXT per 429 milioni di dollari, assicurandosi (in particolare) il suo NextStep, l’innovativo sistema operativo.


1996 amelio jobs

Amelio e Jobs

L’acquisizione di NeXT non segna però solo l’arrivo dei nuovi prodotti, ma anche il ritorno di Jobs in Apple ben 12 anni dopo.

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