Fedora

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La storia di Fedora è in parte la storia di Red Hat, la società fondata da Bob Young e Marc Ewing, anche se affidata al gruppo Fedora Project.

In pratica si tratta della versione open della stessa Red Hat, nata il 25 luglio del 2003 ed inizialmente basata su Red Hat Linux 9.0.93. In sostanza Red Hat decise di concentrarsi nel settore professional a pagamento, donando alla community (guidata da di Warren Togami) i codici sorgenti della proria distro.

Inizialmente il nome completo è "Fedora Core", ma dalla versione 7 (2007) il suffisso "Core" sparisce e la distro viene rilascia in tre edizioni differenti: Fedora Desktop (dedicata al desktop), Fedora Server (destinata al server, al pari di Ubuntu Server) e Fedora KDE (la “versione KDE” di Fedora, che include solo software KDE). Le varie versioni continuano, in sostanza, ad includere applicativi rilasciati sotto licenza Open Source derivati direttamente da Red Hat (Red Hat Enterprise Linux). Ad esempio Fedora Core 2 utilizzava il kernel linux 2.6 e disponeva già della Security-Enhanced Linux prima che venissero inclusi nelle distribuzioni di Red Hat.

L’obiettivo è quello di lavorare con la community di GNU/Linux per creare un sistema operativo completo, utilizzando esclusivamente software liberi e forum pubblici con processi aperti. Questo porta a un continuo aggiornamento delle distribuzioni, aggiornamento che è diventato molto semplice, anche da una distribuzione all’altra. È un settore adibito a nuove tecnologie che in futuro potrebbero essere integrate all’interno dei prodotti di Red Hat.

Fedora è indicata per qualsiasi utilizzo poiché contiene tutti gli strumenti per lavorare in ambiente server senza tralasciare una serie di tool grafici per la configurazione, utili per gli utenti alla ricerca di un desktop user-friendly. Basata sulla ricerca del massimo grado di aggiornamento è rilasciata su base fissa semestrale con le versioni più recenti di ogni pacchetto, compreso il kernel. 

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Fedora è, ovviamente, disponibile in versione Live-CD ed in versione installabile ed utilizza GNOME come desktop ufficiale, al pari di Red Hat. Questa scelta è sempre stato elemento di discordia nella community, tant'è che con la versione 7 è nata Fedora KDE. L'installazione e la configurazione avviene attraverso una suite di installer grafici e tools di configurazione, in particolare grazie all’installer Anaconda e la serie di utility grafiche system-config-tools.

Nei CD di Fedora è disponibile solo una piccola parte dei pacchetti. Sono disponibili vari repository software con pacchetti extra che completano la distribuzione. I repository ufficiali sono il Core, con un’immagine dell’intero sistema e l’Updates, con le nuove versioni dei pacchetti, gestiti attraverso YUM e le relative UI “pirut”, “pup” (solamente per gli aggiornamenti) e “yumex”.

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