Safari

Prima Release: 30 giugno 2003

safari logoApple rilascia Safari 1.0  il 30 giungo del 2003, includendolo in  Mac OS X 10.3 “Panther” ma rendendolo disponibile anche per Jaguar. Il nuovo browser di Cupertino colma la grave lacuna dei propri sistemi operativi che la costringevano ad utilizzare Internet Explorer.

Safari è in linea con le caratteristiche degli altri browser e si integra alla perfezione con in look and feel tipico degli ambienti Apple. Il render engine è WebKit che verrà rilasciato come open-source (licenza GPL) a giugno del 2005. 

 

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Safari 1.0 su Mac OS X 10.2

Il 19 Aprile del 2005 arriva Safari 2.0, browser di default di Mac OS X 10.4.

Questa nuova versione non è ancora in grado di superare i test ACID2 (bisognerà aspettare la versione 2.0.2, 31 ottobre 2005), ma risolve diversi bug critici, soprattutto nel render delle pagine e nella gestione Javascript.

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Safari 2.0.1

Il 9 gennaio del 2007 con Safari 3 arriva anche il supporto per Windows.

Rilasciato inizialmente solo per Mac OS X 10.5, anche nella versione Windows (3.1, 2008) mantiene la caratteristica UI del mondo Mac. Il nuovo browser viene da più parti acclamato come il più veloce, grazie ad un impressionante motore di render e ad una buona aderenza agli standard. Cosa sicuramente interessante è che si tratta del primo browser a supportare i nuovi tag Audio e Video di HTML 5, le animazioni e i font CSS e la piena aderenza al test ACID2 (ma non ACID3).

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Safari 3.1

Il 2 giungo del 2009 ben 11 milioni di download, di cui 6 relativi alla versione Windows, accolgono Safari 4.

Con la sua nuova interfaccia “minimalista”, Safari 4 si svincola dai canoni Apple per cercare una soluzione che renda appetibile la propria UI anche agli utenti Microsoft.

Il nuovo browser di Cupertino è decisamente veloce ed innovativo e si basa su alcune delle tecnologie più efficienti disponibili, tra cui spicca l’engine Nitro JavaScript, in grado di eseguire codice JavaScript fino ad otto volte più velocemente del rispettivo motore di elaborazione di IE 8 e di quattro volte di quello di Firefox 3.

Anche lato HTML il browser della Mela mostra i muscoli: il caricamento avviene oltre tre volte più rapidamente sia di IE 8 che di Firefox 3.

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Safari 4

Safari 4 include il supporto a HTML 5 (parziale) per le tecnologie offline, gli effetti avanzati CSS ed è il primo browser a superare il test ACID3. Presenti, inoltre, una serie di facility: Full History Search, Smart Address Fields per il completamento automatico degli indirizzi web da una lista di suggerimenti di facile lettura, Search Fields per affinare la ricerca e l’avanzata Full Page Zoom.

Esattamente un anno dopo (7 giugno 2010), un po’ in sordina, Apple annuncia Safari 5 che, oltre agli obbligatori miglioramenti negli engine WebKit e Nitro, incorpora la nuova funzionalità Reader grazie alla quale è possibile leggere un articolo (o parte di una pagina web) senza distrazioni e fronzoli vari.

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Safari 5, Reader in Azione

Dal punto di vista della UI, arriva una nuova barra degli indirizzi, finalmente in grado di lavorare sinergicamente con la cronologia del browser, così come i Top Sites e la Cronologia, sono ora collegati da un pulsante che permette di accedere alle due sezioni direttamente dal  wall (muro) dei Top Sites.

Con l'arrivo di OS X Mountain Lion (25 luglio 2012), Apple presenta anche il nuovo Safari 6. In controtendenza con i browser concorrenti, soprattutto Chrome e Firefox, gli utenti affezionati alla Mela hanno dovuto attendere più di 2 anni per una nuova major release.

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Safari 6

Una delle novità più evidenti è la nuova barra di navigazione unificata, in pratica Safari ora dispone di un unico campo in cui digitare sia i termini della ricerca che gli indirizzi web.

L'integrazione con iCloud è sempre più forte grazie a Pannelli iCloud, attivabile tramite il pulsante dedicato (una nuvoletta) che, una volta premuto, permette di consultare sul Mac le pagine aperte sull'iPhone o sull'iPad, in modo da ricominciare a navigare esattamente da dove si era rimasti.

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Safari 6 - Pannelli iCloud

Anche Elenco Lettura si migliora, guadagnando una grafica più sobria e consentendo di salvare intere pagine web, non solo i link, continuando a leggerle anche in assenza di connessione alla rete. Stesso discorso per la funzione Reader, ora leggermente più veloce.

La successiva major release, 7.0, è parte di OSX 10.9 Mavericks, e rende il la soluzione Apple più veloce nel caricamento delle pagine HTML e nell'elaborazione del codice javascript.

La novità più interessante, dal punto di vista dell'utilizzo, è la rinnovata finestra Top Site che raccoglie i Bookmark, le funzionalità di Reader e le informazioni provenienti dai Social Network a cui si è iscritti. Non manca, chiaramente, l'elenco dei siti preferiti.

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Safari 7

Molto è stato fatto da Apple "sotto il cofano", soprattutto per quanto riguarda il risparmio energetico, consentendo, ad esempio, di disabilitare i plugin-in multimediali, caricando solo il testo delle pagine con un importante risparmio della batteria.

Questa nuova versione si integra, inoltre, con il nuovo iCloud Keychain, compilando automaticamente i campi relativi alla carta di credito quando si effettuano acquisti online.

Con il rilascio di Safari 8 nel 2014, integrato in OS X 10.10 Yosemite, Apple ha introdotto ulteriori miglioramenti volti a ottimizzare l’esperienza di navigazione e la sicurezza degli utenti.

Safari 8 ha offerto una maggiore integrazione con il sistema operativo, supportando funzionalità come la condivisione tramite AirDrop e la possibilità di visualizzare notifiche web native, migliorando così l’interazione tra browser e dispositivo. Inoltre, la gestione delle prestazioni è stata affinata per sfruttare al meglio l’hardware, mentre l’attenzione alla privacy si è tradotta in una migliore protezione contro il tracciamento cross-site, introducendo meccanismi più efficaci per impedire agli inserzionisti di seguire gli utenti attraverso diversi siti web.

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Safari 8

Nel 2015, con l’uscita di Safari 9 insieme a OS X 10.11 El Capitan, il browser ha proseguito nel percorso di rafforzamento della privacy e dell’efficienza.

Tra le novità più importanti, Safari 9 ha potenziato la funzione Reader, offrendo una lettura ancora più pulita e personalizzabile delle pagine web, e ha ampliato il supporto per le notifiche push. Il browser ha inoltre migliorato la gestione dei contenuti multimediali, consentendo di riprodurre video HTML5 in modo più fluido e con un uso ottimizzato della batteria, un aspetto particolarmente rilevante per i laptop Apple.

Con l’avvento di Safari 10 nel 2016, rilasciato insieme a macOS Sierra, Apple ha reso il browser ancora più performante e sicuro. Safari 10 ha introdotto il supporto per nuove tecnologie web come WebGL 2.0, migliorando le capacità grafiche per contenuti 3D e giochi online. La sicurezza ha beneficiato dell’implementazione di funzionalità avanzate di protezione contro malware e phishing, così come del blocco automatico di plugin non sicuri o obsoleti.

Anche il supporto per le estensioni è stato ampliato e semplificato, favorendo una personalizzazione più profonda dell’esperienza utente. 

Il 2017 ha visto l’arrivo di Safari 11, incluso in macOS High Sierra, che ha rafforzato ulteriormente le protezioni della privacy, con l’introduzione della Intelligent Tracking Prevention (ITP), una tecnologia innovativa che limita il tracciamento degli utenti da parte di siti di terze parti. Safari 11 ha inoltre migliorato la compatibilità con gli standard web più recenti e ha potenziato le prestazioni di JavaScript, assicurando una navigazione più fluida e reattiva.

Con Safari 12 nel 2018, rilasciato con macOS Mojave, Apple ha continuato a espandere l’efficacia di Intelligent Tracking Prevention, bloccando in modo più aggressivo i cookie di terze parti e limitando la capacità di fingerprinting dei browser, rafforzando così la privacy degli utenti. Safari 12 ha anche introdotto un sistema più rigoroso di gestione dei certificati di sicurezza, garantendo una navigazione più sicura. Inoltre, ha disabilitato di default il supporto a plugin ormai obsoleti come Flash, incoraggiando una transizione verso contenuti web più moderni e sicuri.

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Safari 12

Nel 2019, con Safari 13 su macOS Catalina, Apple ha migliorato ulteriormente l’interfaccia utente e la gestione delle estensioni, spostandole su un sistema basato su App Store, facilitando così la ricerca e l’installazione di estensioni sicure e controllate. Safari 13 ha anche introdotto miglioramenti nella gestione dei download e un migliore supporto per le tecnologie audio e video web. Infine, nel 2020 con Safari 14, disponibile su macOS Big Sur, Apple ha continuato a puntare su prestazioni e privacy, con un nuovo design della pagina iniziale completamente personalizzabile, supporto migliorato per WebExtensions, e una nuova dashboard per la gestione della privacy che mostra in dettaglio i tracker bloccati. Safari 14 ha inoltre incrementato il supporto agli standard web moderni come WebRTC, WebGL 2 e altre tecnologie emergenti.

Nel 2021, con l’uscita di Safari 15, incluso in macOS Monterey, Apple ha rinnovato ancora una volta l’interfaccia, introducendo un design più pulito e moderno, con schede compatte e un miglior supporto per la gestione delle tab, grazie alla funzionalità “Tab Groups” che permette di organizzare le schede in gruppi personalizzati e sincronizzati su tutti i dispositivi Apple. Safari 15 ha anche migliorato le prestazioni, riducendo il consumo di energia e ottimizzando la velocità di caricamento delle pagine, un aspetto cruciale per gli utenti di laptop e dispositivi mobili. Sul fronte privacy, la protezione anti-tracking è stata ulteriormente rafforzata, con nuove misure per contrastare tecniche sofisticate come il fingerprinting.

macos12 safari15Safari 15

Con il passaggio a Safari 16, lanciato nel 2022 con macOS Ventura, Apple ha continuato a migliorare la compatibilità con gli standard web emergenti, implementando funzionalità come il supporto per le Web Push Notifications su macOS, che permette agli utenti di ricevere notifiche anche quando Safari è chiuso, avvicinando il browser a un’esperienza app-like. Inoltre, Safari 16 ha integrato ulteriori ottimizzazioni per l’accessibilità e ha migliorato il supporto alle tecnologie di realtà aumentata (AR) e virtuale (VR), preparando il terreno per le esperienze immersive future. 

Nel 2023, con l’aggiornamento a Safari 17, Apple ha rafforzato ulteriormente la sicurezza e la privacy, introducendo nuove funzioni di protezione automatica contro il tracciamento e aggiornando il sistema di gestione delle password con l’integrazione avanzata di Passkeys, un metodo di autenticazione più sicuro e senza password. Safari 17 ha inoltre migliorato l’integrazione con l’ecosistema Apple, rendendo più semplice l’uso di Continuity e Handoff tra Mac, iPhone e iPad.

Arrivando al 2024 e 2025, Safari continua a evolversi con un’attenzione particolare verso le performance su hardware Apple, sfruttando sempre più le capacità dei nuovi chip Apple Silicon per offrire una navigazione ultra-veloce e un consumo energetico ridotto. L’integrazione con i servizi cloud di Apple, come iCloud Private Relay, assicura una protezione ancora maggiore della privacy, mentre nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale e sul machine learning aiutano a personalizzare l’esperienza di navigazione e a rilevare contenuti dannosi in tempo reale.

 macso15 safariSafari 18- Mac OS 15 Sequoia

Il browser si conferma così uno dei protagonisti nel panorama web, capace di coniugare innovazione tecnologica, sicurezza e una perfetta integrazione con l’ecosistema Apple, garantendo agli utenti un’esperienza di navigazione sempre più fluida, sicura e personalizzata su tutti i dispositivi.

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