IBM 5150: "Il" Personal Computer

ibm5150L’IBM 5150 è il capolavoro di BigBlue nel settore dei Personal Computer. Diretta derivazione del 5130 e del DisplayWriter, viene ufficialmente presentato il 12 agosto del 1981 al COMDEX di Las Vegas, ed è basato sulla CPU Intel 8088 a 4.77 MHz. La dotazione hardware prevede fino a 64Kb di RAM (espandibile fino a 256Kb), una tastiera composta da 83 tasti, un sistema di archiviazione su nastro o, opzionalmente, una/due unità floppy da 5” e ¼ e 360Kb di capacità (doppia densità, single-sided). Non è previsto il supporto ai dischi rigidi. Il calcolatore dispone, inoltre, di cinque slot di espansione ed è accompagnato dal Monitor a fosfori verdi IBM 5151 (anche se non strettamente necessario visto che la scheda video CGA può utilizzare anche un normale televisore), supportando comunque fino a quattro colori differenti dei grafici e 24 colori differenti per testo.

Il costo di vendita si assesta sui 1.565dollari.

In realtà dalla catena di produzione sono usciti solo pochissimi esemplari con cassetta, visto che tale sistema era supportato solo dal BASIC installata sulla ROM e non dal sistema operativo DOS.

ibm5150 2

Il progetto nasce dall'intuzione di William C. Lowe, convinto che IBM debba abbracciare il nascente mercato dei personal computer, partendo da quanto realizzato nell'area dei microcomputer con la serie 5100. Per questo si concentra su un'analisi di mercato che evidenzia come, non solo la scelta per BigBlue sia obbligata, ma che la sua discesa in campo significherebbe un definitivo riconoscimento ufficiale del nuovo settore, dominato da Apple, Tandy e Commodore, ovvero la "1977 Trinity".

Lo studio, presentato al presidente John R. Opel e al comitato di approvazione strategico Corporate Management Committee (CMC), evidenzia l'impossibilità per IBM di realizzare un personal computer seguendo i classici canoni organizzativi della società. Perciò, Lowe propone due strade: acquistare una delle società produttrice di personal computer o chiedere ad essa di progettare un nuovo calcolatore da vendere poi con il proprio marchio (l'ipotesi sul tavolo è quella di ATARI), oppure creare un gruppo interno svincolato dalla burocrazia tipica di BigBlue e libero di lavorare autonomamente al nuovo progetto.
La prima ipotesi viene bollata freddamente da un dirigente come

"the dumbest thing we've ever heard of"
[la cosa più stupida di cui abbia mai sentito parlare]

mentre la seconda viene ritenuta "perseguibile" e Lowe viene autorizzato alla costituzione di un gruppo di 12 tecnici (The Dirty Dozen), presso il laboratorio di Boca Raton, per lavorare al "personal computer IBM".
Il gruppo, derivato dal Team del modello 5120, riesce a produrre un prototipo ad agosto, entusiasmando il CMC che predispone un Product Development Group indipendente, denominato "Chees", allo scopo di trasformarlo in un prodotto commerciale entro un anno.

Al futuro PC viene dato il nome in codice di "Acorn" e la relativa governance viene affidata, dallo stesso Lowe, a Philip D. Estridge, il quale raddoppia le dimensioni del Team originale, e, per abbattere tempi e costi, prende in prestito alcuni elementi (Architettura del Bus e Tastiera) dal progetto parallelo che porterà al System/23 DataMaster. Indirettamente, sempre dal System/23, viene anche preso il core del BIOS, visto che a lavorare alla versione per "Acorn" è David J. Bradley, impegnato su entrambi.

La scelta del processore è abbastanza ardua, essendo combattuta tra l'Intel 8086, il Motorola MC68000 e l'Intel 8088. Alla fine, tenuto conto del target di riferimento e dei costi, viene scelto quest'ultimo.

A marzo, Lowe lascia Boca Raton per assumere il ruolo di Vice Presidente della Information Systems Division a Rochester (Minnesota), diventandone al contempo direttore generale. Inoltre, il nuovo vice presidente viene seguito da Joe Bauman, responsabile della produzione di "Acorn", lasciando il posto a Dan Wilkie
Anche il fronte marketing è al lavoro, grazie a H. L. Sparks e James D'Arezzo che con la "Lord, Geller, Federico and Einstein" (agenzia pubblicitaria di New York fiduciaria di IBM) mette a punto la famosa pubblicità con Charlie Chaplin.

Durante i primi mesi del 1981, "Acorn" si trasforma ufficialmente in IBM Personal Computer e ottiene l'approvazione finale del CMC a luglio, mentre la data di commercializzazione ufficiale è il 12 Agosto del 1981.

donestridge

Don Estridge

Il nuovo calcolatore viene realizzato come un “assemblato”, utilizzato una varietà di componenti commerciali OTS (off-the-shelf) sviluppati da diversi produttori (OEM) sparsi in varie parti del mondo. Ciò si è contrapposto al trend precedente di IBM che, tipicamente, prevedeva lo sviluppo in house della maggior parte dell’hardware. Inoltre, per ridurre tempi e costi, viene riutilizzato un monitor precedentemente sviluppato e il PC viene affiancato da un modello di stampante Epson già esistente.

Tale scelta favorisce, involontariamente, l’escalation di due società destinate a diventare leader dei rispettivi settori: Intel e Microsoft. La prima viene valorizzata grazie all’utilizzo della CPU 8088 al posto della CPU IBM 801, soluzione RISC di un ordine di grandezza più potente di quella della società di Santa Clara. Dualmente, Microsoft viene eletta “Re dei Sistemi Operativi” grazie alla scelta di utilizzare l’IBM(MS) DOS invece che una soluzione proprietaria o il più noto e maturo CP/M, che IBM tenta di portare sul suo nuovo microcomputer fino alla fine senza riuscire a stringere però un accordo con Digital Research.

Probabilmente l’unico componente made in BigBlue degno di nota è la tastiera.

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Per il 5150, IBM decide di creare un’architettura aperta, in modo da spingere altri produttori a produrre periferiche e software compatibili senza la necessità di pagare royalties: una rivoluzione, se si pensa a quanto fatto da IBM precedentemente, ma anche paragonato all'approccio della "1977 Trinity", Apple in particolare.
Il tutto è favorito da una ricca documentazione, primo tra tutti il manuale IBM PC Riferimento tecnico che include gli schemi circuitali, informazioni sul BIOS, e altri elementi di informazione e di programmazione. La scelta ha un successo clamoroso tanto che a sole sei settimane dall’annuncio della disponibilità del nuovo calcolatore, la Tecmar (uno dei più importanti produttori di elettronica) ha già a catalogo circa 20 prodotti di espansione: dalla memoria alle porte IEEE-488. 

Inoltre, in breve tempo, il mercato dei PC Compatibili assume proporzioni al di là di ogni attesa, facendo sperare a BigBlue di guadagnare lauti introiti grazie al copyright sul BIOS, elemento che ogni macchina deve montare per essere compatibile con il PC IBM originale. Le cose però cambiano rapidamente e presto compaiono BIOS (frutto anche di un’intensa e probabilmente illegale attività di reverese engineering) compatibili e senza vincoli sul diritto d’autore. Ciò porta alla nascita nel mese di giungo del 1982 del primo “clone” del PC IBM, prodotto dalla Columbia Data Products.

Da quel momento in poi il controllo della piattaforma PC IBM è passato da IBM al mercato, con prodotti a volte superiori a quelli realizzati da BigBlue e anche in anticipo con i tempi. Si pensi, ad esempio, a Compaq che per prima ha introdotto il portatile PC IBM-compatibile.

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