Il 2020 rappresenta uno spartiacque per la società: con la pandemia globale, Microsoft diventa un punto di riferimento per la digitalizzazione delle imprese e delle scuole, grazie a Teams, a Microsoft 365 e ai servizi cloud di Azure, che registrano una crescita senza precedenti.
Nel 2021, viene presentato ufficialmente Windows 11, con un’interfaccia ridisegnata, il ritorno del menu Start centrato, supporto per le app Android (tramite Amazon App Store) e un forte focus su sicurezza e produttività.
L’ecosistema Surface si arricchisce ulteriormente con modelli sempre più sofisticati, tra cui Surface Laptop Studio e Surface Duo, dispositivo dual-screen Android che rappresenta un tentativo innovativo di coniugare mobilità e produttività.

Windows 11
Nel frattempo, Microsoft investe massicciamente in cloud gaming e Xbox Game Pass, proponendo un modello di abbonamento che rivoluziona l’industria del videogioco. Con Xbox Series X e Series S, la nona generazione di console entra nel vivo, mentre continua a espandersi il catalogo di studi acquisiti, tra cui Bethesda (ZeniMax Media) e, in seguito, Activision Blizzard (annunciata nel 2022), con l’obiettivo di rafforzare la posizione nel settore gaming.
In parallelo, il 21 aprile del 2020 viene effettuato il rebrand dell'intera suite: da Office 365 a Microsoft 365 (anche se gli utenti spesso continuano a chiamarlo Office 365!). Lo stesso anno arriva un nuovo salto evolutivo con Office 2021, rilasciato il 5 ottobre 2021.
Dal 2023 in poi, Microsoft si impone come protagonista indiscusso anche nel settore dell’Intelligenza Artificiale, grazie all’alleanza strategica con OpenAI che porta Azure a diventare la piattaforma ufficiale di distribuzione di modelli come GPT (Generative Pre-trained Transformer). Già negli anni 2010 l’azienda ha sperimentato diverse soluzioni AI (si pensi all’assistente vocale Cortana integrato in Windows 10 nel 2015, o ai servizi cognitivi di Azure per il riconoscimento immagini, voce e linguaggio naturale), ma questa alleanza segna il punto di svolta e L’AI (in particolare quella generativa) diventata rapidamente il cuore pulsante della nuova visione aziendale di Microsoft, con il motto "AI everywhere".
La casa di Redmond annuncia così l’integrazione di funzioni AI avanzate direttamente in Windows 11, inaugurando dualmente una nuova generazione di computer denominati Copilot+ PC . Si tratta di laptop e dispositivi Windows potenziati da chip con acceleratori AI dedicati, capaci di eseguire localmente funzioni intelligenti prima impensabili.

Microsoft li definisce “i laptop più veloci, intelligenti e sicuri di sempre”, segnando “una nuova era” per i PC Windows grazie all’integrazione nativa dell’AI.
I Copilot+ PC offrono funzionalità esclusive basate su algoritmi di AI generativa e visione artificiale, disponibili solo su hardware che soddisfa specifici requisiti. Per essere etichettato Copilot+, un dispositivo deve includere un’unità di elaborazione neurale (NPU) con almeno 40 TOPS (tera operazioni al secondo), 16 GB di RAM e SSD rapido (con 25 GB riservati alla funzione AI di “memoria”). I primi modelli lanciati, lanciati il 18 giugno 2024, si basano su processori Qualcomm Snapdragon X Series, che soddisfano tali criteri, rendendo inizialmente i Copilot+ PC esclusivi della piattaforma Windows on ARM.
Microsoft stessa aggiorna la gamma Surface con nuovi Surface Pro e Surface Laptop dotati di NPU integrate per rientrare in questa categoria, mentre tutti i principali produttori (Dell, HP, Lenovo, Asus, Acer, Samsung) iniziano a commercializzare notebook contrassegnati “Copilot+”. Nel giro di pochi mesi, l’ecosistema si amplia: sebbene inizialmente queste funzionalità AI siano riservate ai soli device Snapdragon, Microsoft ne estende rapidamente il supporto anche a piattaforme Intel e AMD di nuova generazione, dotate di acceleratori AI dedicati. In tal modo i benefici dell’AI integrata nel sistema operativo raggiungono gradualmente un numero crescente di soluzioni di fascia alta.
Un chiaro segno del nuovo corso (almeno secondo Microsoft) è l'introduzione di un nuovo tasto fisico "Copilot" sulle tastiere di diversi laptop, che va a sostituire il secondo tasto Windows presente a destra, tra Alt Gr e il tasto Menu.
Il tasto "Copilot"
Grazie alla sinergia tra hardware specializzato e software, Windows 11, sui dispositivi Copilot, introduce esperienze innovative: ad esempio, la funzione Recall istantanei memorizza localmente tutto ciò che l’utente visualizza o fa sul computer (in forma di timeline di istantanee) e consente di richiamare qualsiasi informazione con una ricerca in linguaggio naturale . È possibile chiedere al PC di trovare “quel documento aperto la settimana scorsa sulle vendite” o “le foto di un tramonto viste ieri”, ottenendo risultati immediati grazie all’AI locale che indicizza e comprende il contesto. Un’altra feature avanzata è la generazione e il fotoritocco di immagini direttamente nelle app di sistema: con strumenti come Cocreator e Restyle Image, l’utente può trasformare o creare immagini in pochi clic sfruttando modelli generativi integrati in Paint o nell’app Foto. Ci sono poi miglioramenti nei Sottotitoli in tempo reale (Live Captions), che ora possono tradurre al volo l’audio di video in oltre 40 lingue differenti, rendendo i contenuti multilingue più accessibili .
Il cuore di questa esperienza è ovviamente il Microsoft Copilot, l’assistente intelligente integrato in Windows, potenziato con i modelli IA più recenti (come l’evoluzione di GPT-4) per offrire risposte più naturali e contesto avanzato nelle conversazioni con l’utente. Copilot agisce da assistente universale nel PC, pronto a eseguire comandi, riassumere documenti, impostare configurazioni o anche semplicemente fare da chatbot creativo, il tutto richiamabile comodamente dalla barra delle applicazioni di Windows 11.
L’approccio “AI everywhere” ha un impatto tangibile su tutti i prodotti della società, migliorandone funzionalità e valore aggiunto per gli utenti.
Office e Microsoft 365 possono ora contare sull'intetragioe di Microsoft 365 Copilot, un assistente AI basato su modelli GPT integrato direttamente nei programmi della suite. Il Copilot può generare bozze di testi, fornire riassunti intelligenti di documenti o email, suggerire formule e analisi in Excel e automatizzare attività ripetitive, fungendo da “co-pilota” per l’utente in attività quotidiane di scrittura, calcolo e collaborazione . Ad esempio, in Word il Copilot può proporre paragrafi su un certo argomento, in Teams può creare un verbale di riunione da una call registrata, e in Outlook può riassumere le lunghe conversazioni email evidenziando i punti salienti, il tutto preservando il tono e il contesto richiesto dall’utente.
Questa integrazione promette di aumentare enormemente la produttività personale e aziendale, delegando all’AI i compiti più onerosi e lasciando agli utenti le decisioni finali

Excel 2024 e Copilot
Allo stesso modo, Windows 11 integra l'assistente Windows Copilot, accessibile tramite barra laterale, che estende le capacità di Bing Chat all’intero desktop. Windows Copilot può eseguire comandi sul PC (“Imposta la modalità scura”, “Attiva il Bluetooth”), rispondere a domande utilizzando informazioni dal web o dai file locali, e aiutare l’utente contestualmente all’attività corrente. In parallelo, Microsoft sta sviluppando future versioni di Windows basate su un’architettura definita “AI-PC”: significa che il sistema sarà progettato fin dall’inizio per sfruttare acceleratori AI hardware e funzionalità cloud, offrendo un’esperienza più personalizzata e proattiva.
Già oggi, sui Copilot+ PC descritti sopra, Windows è in grado di sfruttare l’NPU per funzioni come i sottotitoli live, il riconoscimento vocale avanzato e la generazione di contenuti in tempo reale. Questa tendenza indica che Windows diventerà sempre più un sistema “intelligente”, in grado di apprendere dalle abitudini dell’utente e ottimizzare le prestazioni di conseguenza.
Il browser Microsoft Edge è stato potenziato dall’AI tramite l’integrazione di Bing Chat, oggi rinominato Copilot in Edge.
Copilot Edge
Nella barra laterale del browser compare un’icona che apre un assistente conversazionale capace di aiutare durante la navigazione web. L’AI in Edge può riassumere il contenuto di una pagina web che si sta leggendo, confrontare prodotti o informazioni trovate online, generare testi (es. email, post social, liste) su richiesta dell’utente e perfino rispondere a domande complesse attingendo sia dalla conoscenza generale di Bing sia dal contesto della pagina corrente. Ad esempio, durante la lettura di un articolo, si può chiedere al Copilot: “Riassumi i punti chiave di questa pagina” oppure “Confronta i dati di questa recensione con quelli di un altro prodotto”, ottenendo risultati immediati senza lasciare la scheda aperta. Questo trasforma il modo di navigare, rendendolo più interattivo e produttivo. Edge è diventato così non solo un portale per il web, ma anche uno strumento di ricerca e creazione di contenuti assistito dall’AI, che affianca l’utente passo passo durante la navigazione.
Come immaginabile, l’AI sta rivoluzionando anche il lavoro degli sviluppatori software.
Un esempio emblematico è GitHub Copilot, definito un AI pair programmer: si tratta di un assistente integrato in ambienti di sviluppo come Visual Studio Code, in grado di suggerire in tempo reale linee di codice o interi algoritmi a partire dai commenti o dal codice stesso che il programmatore sta scrivendo. Sfruttando il modello generativo GPT addestrato su enormi basi di codice, GitHub Copilot può proporre soluzioni standard a problemi comuni, aiutare con la sintassi di linguaggi poco familiari e persino creare funzioni complete su descrizione testuale del loro scopo.
GitHub Copilot in Visual Studio
Microsoft, che ha acquisito GitHub, ha così introdotto l’AI nel ciclo di sviluppo: gli sviluppatori riportano aumenti di produttività e velocità, potendo concentrarsi sull’architettura del software mentre l’AI si occupa del boilerplate e dei suggerimenti più banali. Oltre a Copilot, Microsoft offre Azure AI e servizi come Azure OpenAI Service che permettono ai developer di integrare facilmente modelli intelligenti nelle proprie applicazioni o workflow (ad esempio per l’analisi automatica dei dati, il riconoscimento immagini, la traduzione automatica, ecc.).
Anche le piattaforme low-code beneficiano dell’AI: in Microsoft Power Platform esistono funzionalità di AI Builder che consentono di creare app e flussi di lavoro aggiungendo modelli pre-addestrati (come il rilevamento di oggetti in immagini o la previsione di trend dai dati) senza dover essere esperti di machine learning. Microsoft, quindi, sta inserendo l’AI come coadiuvante in ogni fase dello sviluppo software: dalla scrittura del codice, ai test, fino al deployment e monitoraggio (con AI che aiutano a rilevare anomalie di performance o di sicurezza nelle applicazioni in esercizio).
In sintesi, la strategia di Microsoft nell’AI è duplice: interna (trasformare i propri prodotti rendendoli più intelligenti) ed esterna (offrire piattaforme e servizi AI a sviluppatori e aziende, affinché costruiscano soluzioni innovative). Il mercato sembra premiare la strategia di Nadella, visto che nel 2024 la società di Redmond supera i 3 mila miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, diventando l’azienda dal maggior valore al mondo, a riprova della fiducia degli investitori nella sua strategia “AI-first”.
Questa visione integrata sta permettendo a Microsoft di reinventarsi ancora una volta: l’azienda fondata da Gates e Allen è passata dai linguaggi di programmazione e sistemi operativi degli anni ’80, a un ruolo da protagonista nell’AI, rinnovarsi completamente e mantenendo un ruolo centrale nell’era digitale.

















Gli anni ’90 si aprono all’insegna di più fronti con lo spostamento dal mondo OEM al mondo Consumer. Il primo atto ufficiale, però, è la nomina di Michael R. Hallman come nuovo Presidente e COO (2 aprile 1990), da evidenziare anche il ritorno di Paul Allen nella veste di Vice Presidente esecutivo. 


Steve Ballmer











