All’apice dei sistemi MS DOS, si è assistito ad una forte pirateria informatica, basata sullo scambio e la vendita di Floppy Disk, CD o DVD contenti giochi e programmi, pratica assolutamente illegale ma che ha contribuito alla diffusione di molti titoli diventati di utilizzo comune.
Inizialmente vengono usati prevalentemente i floppy disk, poi affiancati, intorno al 1994 con la diffusione dei lettori CD-ROM, da CD con raccolte pensate per essere comunque anche riversate su floppy per la vendita. Il contenuto di quest’ultimi è tipicamente reso accessibile grazie ad uno speciale menù (operante in ambiente MS-DOS) che permette di districarsi tra i tantissimi titoli memorizzati, possibilità data del fatto che i giochi ed i programmi dell’epoca occupavano molto poco spazio. Nonostante ciò, l’utilizzo delle prime compilation richiedeva spesso una procedura lunga e macchinosa per avere il gioco installato sul proprio computer.
Al di là degli aspetti di usabilità, la richiesta di queste raccolte era decisamente alta, soprattutto a causa del fatto che i giochi costavano molto, ma inizialmente erano poco reperibili e i costi importanti: non di rado si arrivava a 50.000 lire (25euro) a CD. Inoltre, il loro acquisto era accompagnato dal rischio che i titoli presenti nella raccolta non fossero di qualità adeguata o completi.
Nonostante queste criticità, il “mercato” si evolve velocemente, passando dalle “raccolte” alla creazione di vere e proprie compilation, orientante ad un uso diretto dall’utente finale e contenenti tutti i giochi ed i programmi usciti in un dato periodo, tipicamente con cadenza mensile. Rapidamente il sistema operativo di riferimento diventa Windows, così come, ne giro di qualche anno, dai CD si passa ai DVD.
Il triennio d’oro fu sicuramente tra il 1994 e il 1997: in questo periodo, queste compilation, sono l’oggetto del desiderio di tanti appassionati che così possono avere accesso ad un parco software enorme ad un prezzo abbordabile, seppure totalmente illegale. La disponibilità, inoltre, viene aumentata anche grazie alla rapida diffusione dei masterizzatori su PC, e la diminuzione dei costi dei supporti vergini, che consente a chiunque di fare la copia di una compilation ad un amico o, addirittura, crearne una propria.
Le compilation capostipiti furono le SWORD (OldSwod, gennaio 1994), seguite dalle RUNCD (febbraio 1994) che restarono il punto di riferimento fino 1996, quando sulla scena irruppero le Twilight. Per dare un’idea della densità che queste compilation riuscivano a raggiungere, basti pensare che la RUNCD di novembre 1995 (2 CD alla modica cifra di 100.000 lire/50euro!) aveva giochi e programmi così numerosi che avrebbero richiesto 1451 floppy.
OldSword
RUNCD
Col passare del tempo, e prima che uscissero le compilation con interfaccia Windows, alcune compilation come le Legacy, cominciarono a non mostrare più i giochi divisi per floppy ma direttamente per nome. Tra l’altro, proprio le Legacy erano “compilation mascherate”: non solo i nomi dei file erano ben rinominati in modo da non far capire di cosa si trattasse, ma se si fosse lanciato l’unico eseguibile presente, sarebbe uscita una finestra di dialogo che chiedeva di confermare la maggiore età. Rispondendo “yes” veniva visualizzata una galleria di immagini per adulti, mentre per accedere ai contenuti reali bisognava scrivere una password (che cambiava ogni mese): in sostanza, una compilation pirata mascherata da CD per adulti.
The Legacy
Oltre alle compilation che proponevano le novità del mese, irrompono sulla scena anche dei "best of" che raccolgono il meglio di una determinata collana di compilation pirata. Tra gli altri si annoverano: RUNCD bestof, Nathan e la Dutch Flyer di maggio 1995 (detta anche “120 giochi”):
RunCD bestof
The Dutch Flyer
Nathan
Con la diffusione di Windows 95, la struttura delle compilation cambia radicalmente, arrivando ad avere un menu grafico di accesso ai contenuti, e portando ad eleggere le nuove “regine” della pirateria: le Twilight, che rapidamente soppiantano tutte quelle che avevano dominato nell’epoca Ms-Dos.
Twitight per Windwos 95
Ad onor di cronaca, va sottolineato che anche le Twilight nascono inizialmente per DOS, ma si evolvono rapidamente dopo pochi numeri.
Sul finire degli anni ‘90, l’aumento delle dimensioni dei giochi e dei programmi comincia a mettere in crisi il modello delle compilation: per arginare il problema, i titoli (giochi in particolare) cominciano ad essere “rippati”, ovvero vengono eliminati gli elementi non indispensabili come video e musiche (a volte anche parlato). Questo non permette però di godersi appieno il gioco (o sfruttare ad esempio le librerie grafiche a supporto dei programmi di fotoritocco), soprattutto perché all’epoca molte scene erano fatte con dei video e le musiche definivano l’atmosfera del gioco.
Ma non tutti i titoli possono essere “rippati” e le loro generose dimensioni li escludono automaticamente dalle compilation.
Tale fenomeno diventa rapidamente la normalità per i titoli più blasonati, portando i pirati ad inserire nelle compilation solo programmi e giochi di qualità media-bassa che occupano poco spazio, accanto a qualche titolo più importante. Una prima riposta al problema fu quella di avere compilation su più CD (fino a 4-6), moltiplicando però anche la spesa media di acquisto, seguita dall’adozione dei DVD che rese disponibile molto più spazio (un DVD è di base circa 7 volte più capiente di un CD). Anche con la nuova disponibilità di spazio, la pratica del “ripping” e delle compilation multi-supporto non fu però interrotta, anzi si cerò di migliorarne l’efficacia per rendere le compilation dense fino all’inverosimile e i supporti di cui si componeva ogni uscita erano mediamente 4.
Nonostante questi difetti, le compilation pirata per PC rimangono popolari per un altro quinquennio (fino al 2003-2004) dopodiché vengono definitivamente abbandonate, sia perché oramai ritenute non più convenienti da un punto di vista qualitativo, ma anche (e forse soprattutto) per la diffusione di un internet più veloce e accessibile (ADSL) che permette di scaricare un titolo completo comodamente a casa.
Va sottolineato come la maggior parte delle compilation, e di conseguenza dei giochi e dei programmi, erano in lingua inglese (qualche volta olandese, paese da dove venivano diverse compilation di successo), mentre le quelle “nostrane” erano in numero ridotto e non sempre di qualità paragonabile. Tra le più note si annoverano le Italight e le Italwarez.
Italight
Qui di seguito c’è la lista di quelle più diffuse, che nel complesso hanno coperto un periodo di tempo molto lungo ed hanno raggiunto un numero enorme di persone, contribuendo, pur con tutte le considerazioni del caso, all’alfabetizzazione informatica:
- AGV
- Akira
- ATG
- B&B
- Best of Warez
- Blackstar
- Blade
- Crazy Bytes
- Dougal
- Dutch Flyer
- Hook
- Insane CD
- ItalBoys
- ItaLight
- ItalWarez
- Legacy
- Lord CD
- Made in Italy
- Mantax
- Maxxx
- Nathan
- Neo
- Onyx
- PC Light
- Pegasus
- RUNCD
- SoftEat
- SoftKill
- Syndicate
- Sword
- Tazmania
- The Dusk
- Twilight
- Warnet