MorphOS

Il Caos che avvolge lo sviluppo di AmigaOS porta, ad Agosto del 2000, il neo-formato MorphOS Development Team ad annunciare un nuovo OS Amiga-Like pensato per le schede Cyberstorm/BlizzardPPC di Phase5: nasce MorphOS. Le API di riferimento (a livello di interfaccia) sono quelle di AmigaOS 3.1.

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MorphOS in azione

Il novo sistema operativo è pensato esclusivamente per piattaforma PowerPC ed è incentrato sul un microkernel denominato Quark, particolarmente potente e flessibile, con una struttura completamente diversa da quella di Exec.

Sebbene la prima release pubblica (0.2), progettato da Ralph Schmidt e da altri programmatori ex dipendenti di Phase5 (produttore di board Amiga), è poco più di un kernel con pochissimi moduli nativi, presenta già un emulatore integrato del processore Motorola 680x0 (in modo da poter eseguire i programmi compilati per AmigaOS “classic”) ed alcune caratteristiche tipiche di un OS moderno come il resource tracking e la possibilità di gestire la memoria virtuale. L’interesse riscontrato porta ad una accelerazione dello sviluppo, e agli inizi del 2001 vengono rilasciate la beta 0.3 e 0.4 che contengono numerosi miglioramenti ed una prima versione nativa PowerPC dell'interfaccia grafica “MUI”, utilizzata di default dal nuovo Sistema Operativo. La beta 0.4 è in grado di funzionare su tutte le macchine Amiga dotate, chiaramente, di scheda acceleratrice PowerPC, cioè CyberstormPPC e Blizzard PPC.

MorphOS attira anche la nuova Amiga Inc., guidata da Bill McEwen, che, dopo aver rotto i rapporti con Haage&partner, prende i contatti con il Team di sviluppo nel tentativo di trasformare MorphOS nel tanto decantato AmigaOS 4PPC ed evitare, quindi, i costi ed i tempi necessari per trasformare AmigaOS in un Sistema Operativo PowerPC indipendente dall'hardware. I negoziati, però, falliscono a causa delle richieste, di carattere tecnico e “politico”, avanzate da Amiga e ritenute inaccettabili dalla controparte.

La svolta arriva nel 2002 quando bPaln (produttore di soluzioni hardware Amiga) rompe i rapporti con Amiga Inc, ritira il progetto AmigaOne e a annuncia la nuova board Pegasos basata proprio su MorphOS. Pegasos è realizzato con il nuovo alleato Thendic France, neonata compagnia diretta da Bill Buck di VISCorp e dalla moglie Raquel Velasco.

La versione 1.0 di MorphOS arriva ad Agosto del 2002, seguita a ruota dalla 1.1, mentre solo con la versione 1.4 (estate del 2003) arriva un nuovo ed efficiente emulatore per il microprocessore 680x0 di tipo “JIT”, con performance decisamente superiori a quelle di un modello Amiga "reale" di fascia alta.

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MorphOS 1.4.5 (Aprile 2005)

Il 2005 segna un rallentamento nella fase di sviluppo di MorphOS dovuto a diversi dissidi interni del Team, in particolare su problemi inerenti la licenza e la proprietà intellettuale del codice prodotto. Ciò porta a dover attendere più di 3 anni (secondo quadrimestre del 2008) per avere il rilascio della versione 2.0, quasi 4 per il rilascio della 2.4 che supporta anche alcuni modelli di Amiga e Mac mini G4 e quasi 5 per la 2.5, che supporta gli eMac, e la 2.6 con il supporto alla famiglia Power Mac G4. Il ciclo di sviluppo della serie 2 si conclude il 2 dicembre 2010 con la versione 2.7, che migliora il supporto ai Power Mac G4 e ad alcune GPU delle famiglie ATI Radeon e Rage 128.

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MorphOS 2.4

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MorphOS 2.5

L’8 giugno del 2012 viene presentato MorphOS 3.0 che aggiunge il supporto agli ultimi PowerBook G4 Aluminim 15” e 17” e include numerose novità (sono elencate a questo indirizzo). Purtroppo la nuova versione si presenta affetta da parecchi bug, anche gravi, che costringo il team di sviluppo a rilasciare in tempi rapidissimi (luglio 2012) la versione 3.1.

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MorphOS 3.1

AROS

aroskitty logoNel 1995, in seguito alla grave crisi finanziaria di Commodore, lo sviluppo di AmigaOS e del relativo hardware è in uno stato di stallo e di completo caos.

Il perdurare di questa situazione spinge la Community Amiga a creare AROS (Amiga Research OS), un sistema open-source Amiga-like realizzato in C, al fine di portare l’esperienza di AmigaOS su altre architetture, PPC ed x86 in primis.

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AROS

Parola d’ordine: garantire quanto più possibile la compatibilità con l’ambiente originale Amiga/Commodore, al motto di “No schedule and rocking”.

Il nuovo Sistema Operativo implementa le API di AmigaOS 3.1 e sceglie una strada di penetrazione interessante, consentendo la possibilità di utilizzarlo sia in modalità “stand alone” che come “guest” di un altro OS ospitante.

L’aderenza alle API 3.1 consente di effettuare un porting “veloce” delle applicazioni pensate per il sistema operativo originale Amiga, che però devono essere ri-compilate per il nuovo ambiente, essendo garantita solo la compatibilità a livello di interfacce ma non di codice binario.

Nel corso degli anni AROS re-implementa praticamente tutte le funzionalità disponibili con AmigaOS, contando su un Team di sviluppo piccolo ma spinto da una grande passione, diventando il sistema di riferimento per diverse soluzioni di ACube System, tra cui l’annunciato “nuovo” Amiga di Commodore USA (che nulla ha a che fare con la storica casa di Tramiel se non il nome).

Purtroppo le applicazioni disponibili per AROS non sono molte, ma tra esse si segnala E-UAE, l’emulatore 68k che consente di utilizzare le vecchie applicazioni scritte per le prime versioni di Amiga.

Il supporto al networking è garantito da uno stack TCP/IP nativo, mentre di default viene fornito il porting del browser AMosaic, a sua volta porting su Amiga dello storico Mosaic.

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 AMosaic

Attualmente sono supportate le piattaforme: IA-32, x86-64, PowerPC, m68k (emulazione), ARM, mentre una caratteristica interessante di AROS è la presenza di una serie di Distribuzioni (Distro) di terze parti.

Le Distro-AROS non impattano sul sistema in modo profondo così come accade per Linux, essendo AROS di per se già un sistema operativo completo, ma lo arricchisce di specifiche peculiarità. Attualmente sono disponibili 5 distribuzioni:

1. IcarOS (by paolone), pensato per l’architettura x86, è la distro più diffusa e, con buona probabilità, anche la più avanzata

icaros

IcarOS

2. Broadway (by phoenixkonsole), sempre per piattaforma X86, dispone di un Workbench Mac OSX like e diversi programmi aggiuntivi;

broadway

Broadway

3. AerOS (by phoenixkonsole) è una distro hosted, ovvero è basata un sistema linux che hosta Broadway. Tale scelta permette di usare AROS praticamente su tutte le piattaforme hardware esistenti anche se il risultato della combinazione dei due sistemi non è proprio ottimale;

4. AspireOS (by nikosidis) è una distro light per piattaforma x86, pensata in modo particolare per i netbook con chipset IGMA. Il look and-feel è quello classico di AmigaOS3 e le feauture sono ridotte chiaramente al minimo;

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AspireOS

5. Vision, infine, è AROS per le piattaforme 68k e natami.

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Vision

A queste, chiaramente, si aggiunge la “distro ufficiale” di AROS denominata NIGHTLY (un tributo alle compilazioni notturne del sistema).

AmigaOS 4.x

Il 24 dicembre del 2006 viene ufficialmente rilasciato AmigaOS 4.0, sviluppato da Hyperion Entertainment con il benestare di KMOS, che nel 2004 ha acquistato Amiga Inc., (ex Amino Development), che, a sua volta, nel 1999 aveva acquisito i diritti del marchio Amiga da Gateway 2000.

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AmigaOS 4.0

Questa nuova release elimina definitivamente il legame alla vecchia architettura hardware Amiga e quella relativa ai processori Motorola 68k (per i quali viene comunque reso disponibile uno specifico emulatore). Infatti la piattaforma di riferimento è ora esclusivamente PowerPc e per essa viene scritto il nuovo Kernel ExecSG (Exec Second Generation) che implementa funzionalità avanzate come: memoria virtuale, paginazione della memoria e resource tracking. In realtà la virtualizzazione dell'Address Space (per estendere gli indirizzi virtuali a 4GB) è a livello di intero sistema e non di singolo processo, lasciando ancora presente il problema della protezione della memoria. Lo stesso AmigaDOS è ora sviluppato senza il supporto alle componenti scritte in BPCL necessarie a garantire la compatibilità con le precedenti versioni.

Il resto del sistema operativo si basa largamente sul codice sorgente di AmigaOS 3.1 e in parte su quello di AmigaOS 3.9 sviluppato da Haage & Partner. Questo perché Amiga Inc. decide di staccarsi da Haage & Partner ed affidare la realizzazione del nuovo sistema esclusivamente ad Hyperion partendo dal codice di sua proprietà, visto che le versioni 3.5 e 3.9 sono state sviluppate dall’ex alleato, decisamente e comprensibilmente restio a condividere il proprio codice sorgente. E’ doveroso sottolineare che nei piani originali, Amiga Inc. avrebbe dovuto collaborare sia con Haage & Partner che con Hyperion per la realizzazione di AmigaOS 4.0.

Il nuovo Workbench si basa completamente su ReAction (abbandonato definitivamente classACT) e su una nuova versione dei GadTool, contemplando sia i font TrueType che PostScript. L’elemento che viene maggiormente migliorato è la DockStation “AmiDock”, molto più personalizzabile ed adattabile ai vari contesti.
Finalmente lo stack TCP/IP è nativo, mentre fa la sua comparsa il nuovo FastFileSystem2, che supporta un maggior numero di caratteri nel nome dei file e non soffre del numero limitato di partizioni/drive del suo predecessore. Viene anche introdotto il nuovo SmartFileSystem di tipo journaling. Restando sempre legati alla gestione dei dischi arrivano MediaToolbox e PartitionWizard, mentre viene ora supportato il CDFS per i supporti ottici.

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AmigaOS 4.0 preferences

A Settembre del 2008, AmigaOS raggiunge la release 4.1, realizzando un importante salto qualitativo e prestazionale. La sua distribuzione è affidata ad ACube, a cui si deve la cura dell’intero brand (box e manuale).

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AmigaOS 4.1

Il Kernel ExecSG viene migliorato nei suoi vari aspetti e il sistema di paging della memoria diventa “intelligente”. Viene introdotto il nuovo file system JXFS che insieme alla nuova versione dell’AmigaDOS supportano a pieno l’architettura a 64bit.

Il Workbench si avvale di un nuovo sottosistema per l’accelerazione 3D e di “Cairo” per il rendering 2D, ampiamente sfruttato dalle trasparenze della nuova AmiDock. Interessante l’introduzione del nuovo Picture Transfer Protocol (PTP) per il supporto alle fotocamere digitali.

A maggio del 2012 Hyperion annuncia di essere al lavoro su AmigaOS 4.2, mentre, attualmente, la versione 4.1 ha raggiunto l’Update 6 il 30 Novembre 2012 che, tra le altre cose, aggiunte la nuova funzione di Auto Update.

AmigaOS 3.x

Nel 1992 arriva AmigaOS 3.0, espressamente pensato per i nuovi personal Amiga 1200 e Amiga 4000.

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AmigaOS 3.0

Con questa nuova major release la transizione dal BPCL al C è completata, interrompendo chiaramente la compatibilità applicativa con le vecchie versioni. Fa la propria apparizione anche il nuovo filesystem, il DCFS (Directory Caching File-System) e l'Installer per l'installazione guidata e automatizzata dei pacchetti software.

Il Workbench acquisisce uno stile 3D-like più marcato e le finestre sono interessate da un restyling delle scrollbar, dal supporto di immagini per il background e da una serie di stili (gestisti tramite ColorWheel e GradientSlider) più vivaci e moderni. Inoltre il supporto del chip AGA (Advanced Graphics Architecture) fa sì che le prestazioni siano decisamente superiori e l’ambiente grafico risulti più reattivo.

AmigaOS 3.0 porta in dote due prime assolute: MultiView, un tool per la visualizzazione dei file multimediali, e Datatype per l’accesso ai file più disparati. Interessante anche il nuovo boot menu, ora Amiga Early Startup Control, che consente funzioni avanzate come, ad esempio, l’attivazione/disattivazione della cache.

Nel 1994 arriva AmigaOS 3.1 (nel frattempo Amiga è stata acquisita da Escom) che permette l’aggiornamento anche ai possessori degli Amiga più datati. Questa minor release non introduce particolari miglioramenti, se non diversi bugfix ed il supporto al chip Akiko presente sull’Amiga CD32.

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AmigaOS 3.1

Ben più significativo, invece, l’aggiornamento alla versione 3.5 (1999, sviluppato da Haage & Partner su commessa di Gateway 2000, nuovo proprietario dei marchi Amiga) che introduce: supporto agli Hard Disk con capacità superiore ai 4GB, supporto migliorato ai lettori CD ROM, miglioramento allo spooler di stampa, documentazione sempre disponibile in formato HTML e diversi bug-fix.

Il Workbench si arricchisce della nuova widget library ReAction che va ad affiancarsi a classACT e fornisce un aspetto più moderno e fluido all’intero ambiente grafico. Questa middle-version è dotata del supporto alle Reti e a Internet grazie ad un pacchetto di utility di terze parti che abilitano il protocollo TCP/IP, oltre a disporre del Web Browser AwebII e di un client di posta elettronica.

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AmigaOS 3.5, AwebII Browser

L’ultima incarnazione della versione 3 è AmigaOS 3.9 (2001, sempre ad opera di Haage & Partner) che pone l’accento su Multimedialità ed Internet. Infatti più che con modifiche strutturali al sistema, questa versione si presenta con un numero decisamente alto di tool ed applicativi multimediali (player MP3, AVI, QT e CD). Sul fronte Internet arriva la versione 3.4SE di AWEB, mentre la gestione dell’accesso alle reti è demandato a GENESIS.

Novità anche per il Workbench che si arricchisce di AmiDOCK, una piccola Sidebar per l’avvio veloce delle applicazioni, oltre a DefIcons, RAWBInfo e BenchTrash. L’innovazione più interessante per la GUI Amiga è, però, l’introduzione di ASyncWB, che rende molte delle sue funzionalità asincrone e, quindi, non bloccanti, determinandone una maggiore reattività.

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AmigaOS 3.9

Anche il supporto ai sistemi PowerPC viene migliorato, grazie alla versione 5.0 di WarpOS (il kernel di supporto ad essi), mentre grazie agli IomegaTool vengono supportate le unità di memorizzazione Iomega, come Zip e Jazz, così come molti formati di compressione grazie a XAD.

AmigaOS 2.x

Nel 1990, insieme ai primi modelli di Amiga 3000, arriva AmigaOS 2.0, con AmigaDOS riscritto in C e Assembly, mantenendo però quanto necessario in BPCL per garantire la compatibilità applicativa con la serie 1.

Molte delle utility precedentemente scritte in BPCL vengono sostituite con il pacchetto AmigaDOS Resource Project, contenente soluzioni analoghe di terze parti scritte in C.

Il Workbench assume uno stile 3D con opportune combinazioni di grigio-nero-bianco, che si sostituiscono alla precedenti combinazioni di arancio-blu. Inoltre Amiga tenta di spingere sullo sviluppo di applicazioni con una GUI stilisticamente compliance al nuovo Workbench (look-and-feel), grazie alla toolkit library GadTools e al widget toolkit ClassAct, entrambi realizzati con il linguaggio BOOPSI (Basic Object Oriented Programming System for Intuition), appositamente creato.

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AmigaOS 2.0

In questa nuova versione, l’interfaccia è maggiormente personalizzabile, con Menu completamente rivisti e riorganizzati e file che sono ora presentati con specifiche icone.

Il file system FFS diventa “maturo”, inglobando feauture come: cached partition, international partition, supporto ai caratteri accentati nei nomi dei file e long file name (fino a 108 caratteri). La procedura di Boot del sistema, al contempo, si arricchisce di un Boot Menu che consente di selezionare quali device attivare in fase di inizializzazione e controllare la procedura di avvio.

Ad ottobre del 1991, con l’arrivo dell’Amiga 500+ e delle nuove versioni di Amiga 3000, viene rilasciato AmigaOS 2.04, con decisi miglioramenti soprattutto nella stabilità complessiva del sistema.

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AmigaOS 2.04

Il Workbench si arricchisce del supporto ai font vettoriali, mentre la shell viene estesa con ARexx¸ un interprete del linguaggio di scripting REXX di IBM.

Il Workbench 2.04 è decisamente un ottimo ambiente di lavoro, tanto che ad aprile del 1992 (lancio Amiga 600 / 600HD) la nova minor release 2.05 lascia la GUI praticamente immutata. Sotto il cofano però, diverse cose vengono riviste per abbracciare le innovazioni hardware: supporto agli hard-disk fino a 40MB, supporto ai floppy High-Density, supporto alle periferiche PCMCIA e gestione migliorata dei vari device.

Gli ultimi mesi del 1992 (novembre/dicembre) sono interessati dal rilascio della versione 2.10 in abbinamento agli aggiornamenti dell’Amiga 600, ultimo aggiornamento della serie 2.

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AmigaOS 2.10

Diverse le novità, a partire dal nuovo CrossDOS pensato per semplificare il trasferimento di file da sistemi Amiga a sistemi MS-DOS. Tutto l’OS viene ottimizzato, tanto di richiedere minor quantità di RAM, e viene aggiunto il supporto al nuovo Motorola 68040 così come alle stampanti PostScript. Importanti miglioramenti nella libreria asl.library, a cui è demandato, sostanzialmente, l’I/O.

Interessante, infine, la possibilità di localizzare dinamicamente le applicazioni in base alla lingua scelta per il sistema operativo.

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