Il Combined Programming Language (CPL) viene sviluppato negli anni 60 dall’Università di Cambridge e dall’Università di Londra, sotto la pesante influenza dell’ALGOL 60. Proprio a tale collaborazione si deve il nome, con particolare enfasi sulla parola “Combined” anche se, inizialmente, la “C” stava per Cambridge. Ufficialmente il linguaggio viene presentato nel 1963 con l’obiettivo di abbracciare due elementi, teoricamente, contrastanti tra loro: realizzare un linguaggio ad alto livello indipendente dal calcolatore che permetta, comunque, di operare a livello di singolo bit di informazione.

Grazie al coinvolgimento di Barron e Strachey, il CPL si sviluppa velocemente e nel 1963, quando viene presentato il “paper” (specifiche), si è già al lavoro sulla prima versione, sviluppata parallelamente su un Titan Computer, a Cambridge, e su un Atlas Computer, a Londra.

Il risultato è, però, un linguaggio pesante, poco elegante e decisamente complesso, cosa che ne relega l’utilizzo a piccoli calcolatori minori, non riuscendo mai a competere con il FORTRAN e l’ALGOL per la programmazione scientifica e con il COBOL per quella commerciale.

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