Microsoft ed IBM rilasciano la nuova major release del DOS, la 4.0, il 19 luglio del 1988 al prezzo di 150$ nella edizione full e 95$ in quella aggiornamento. E’ interessante sottolineare che le due edizioni sono praticamente identiche, eccetto il serial number.
Con questa nuova versione IBM abbandona il nome storico “Personal Computer DOS”, trasformando la propria edizione nel più semplice IBM DOS. Tra l’altro gran parte del lavoro è effettuato proprio da IBM, in quanto Microsoft è impegnata sul fronte OS/2 e l’intento è quello di spingere il DOS come sistema operativo “light” per i computer più datati, mentre i nuovi sistemi saranno equipaggiati proprio con OS/2. Durante tutta la fase di sviluppo, la nuova versione viene referenziata come 3.4, ma le sostanziali novità spingono IBM a trasformare questa nuova release in una major release, la 4 appunto.
Uno dei principali miglioramenti, rispetto alla versione 3.3, è rappresentato dal supporto per le unità fino a 2 GB grazie all’introduzione dei settori logici del disco a 32bit (funzionalità derivata dalla release 3.31 sviluppata con Compaq e la versione Zenith DOS 3.30 PLUS). Per funzionare, questa nuova modalità richiede l’installazione in memoria dell’utility SHARE.EXE, in modo da garantire la compatibilità con le vecchie applicazioni che usano la modalità FCB (File Control Blocks), convertendo le relative richieste nel nuovo SFT (System File Table). Sempre in tema di gestione dischi va segnalata la nuova utility per il caching.
Anche per l’utilizzo degli interrupt viene aggiunta una apposita utility (IFSFUNC.EXE) che astrae maggiormente le operazioni per le applicazioni e garantisce la retro compatibilità con il parco software esistente. Ma, a causa della scarsa documentazione relativa, la stessa viene praticamente ignorata e rimossa nella successiva major release.
Per la prima volta il DOS si presenta con un installer decisamente più funzionale rispetto alla semplice utility SELECT che aveva accompagnato la precedente serie 3.x. La schermata di setup (comunque chiamata SELECT) ricalca lo stile di quello utilizzata per OS/2, basata su menu che guidano l’utente nell’impostazione dell’ambiente e nell’installazione su hard disk.
Il nuovo Select
Le tre possibili modalità di installazione
E’ interessante notare come tra le opzioni disponibili vi sia la possibilità di impostare l’ambiente in tre modalità diverse: minimale, bilanciato, massimo, al fine di ottimizzare l’installazione (ad esempio con minimale non viene avviata di default l’utility FASTOPEN). Sebbene ciò possa sembrare interessante, non è comunque ben chiaro cosa le varie scelte comportino, vista l’assenza di informazioni relative.
Resta comunque sempre disponibile la vecchia modalità testuale.
Select "standard"
Tra le nuove utility si annovera DOS Shell, una shell grafica di gestione dei file pensata per avvicinare gli utilizzatori alla GUI di OS/2 basata sulle nuove linee guida CUA (Common User Access), con menu, finestre di dialogo, bottoni, scroll bar ed help in linea. Chiaramente DOS Shell è completamente personalizzabile e gestibile attraverso il mouse e particolarmente orientata alla navigazione del file system.
DOS Shell
La nuova shell ottiene un discreto apprezzamento, ma non riesce a lavorare correttamente con i programmi residenti in memoria (TSR) a meno di non forzarne il funzionamento nella modalità testo.
Tra le nuove funzionalità troviamo un gestore integrato della memoria espansa (EMS), compliance con le specifiche Lotus-Intel-Microsoft (LIM) EMS 4.0. Il DOS 4 utilizza il gestore sia per le proprie funzionalità interne, sia mettendolo a disposizione per applicazioni terze. Nonostante ciò questa nuova versione è decisamente avara di risorse, molto più del suo predecessore, e diverse applicazioni non hanno sufficiente memoria per funzionare.
Tante novità, ma anche tutta una serie di problemi e bug che minano da subito il successo del DOS 4.0. In primis IBM, in modo decisamente azzardato, cambia una serie di aspetti non documentati del sistema che rendono inutilizzabili diverse utility particolarmente popolari, come, ad esempio, quelle di networking.
Dal punto di vista degli utenti, i problemi più gravi sono relativi alla perdita sporadica dei dati rendendo l'OS inutilizzabile in qualsiasi ambito lavorativo. In pratica sono completamente inutilizzabili la nuova versione (probabilmente a causa della gestione rinnovata dei dischi di cui sopra) dell' Utility RAM Disk e, addirittura il nuovo sistema di cache del disco che se settato in maniera errata ed utilizzato con file di grandi dimensioni superiori ai 32 Mb porta alla corruzione degli stessi. Anche alcuni comandi storici sono bacati: si pensi al classico Dir che casualmente genera un segnale acustico invece della lista dei file.
La risposta degli utenti non si fa attendere, costringendo i maggiori produttori ad effettuare un massiccio downgrade (su richiesta) alla versione precedente. Addirittura gli utenti sono disposti a pagare un prezzo più elevato per avere il privilegio di usare la versione inferiore. IBM (Microsoft) tenta di risolvere il problema con il rilascio, sul finire del 1988, del DOS 4.01, senza però ammettere i propri errori e senza pubblicizzare i fix effettuati, tanto che solo i floppy riportano il nuovo numero di release mentre lo stesso sistema operativo segnala ancore la 4.00. Inoltre solo i bug più rilevanti sono stati risolti.
Risultato: gli utenti continuano comunque a preferire la versione 3.3 e non vogliono correre il rischio di passare alla 4.01.
Nonostante ciò il DOS 4.x è uno dei più longevi (quasi tre anni: 1988-1991) e conta addirittura una edizione specifica della versione 4.01 per l’Unione Sovietica, in lingua Russa. Si tratta di uno dei primi software statunitensi per l’URSS (e anche uno degli ultimi visto il suo scioglimento nel 1991) e presenta una peculiarità: quanto il sistema si avvia viene visualizzato un “warning anti-pirateria”, chiaramente di dubbia utilità.
DOS 4.1 in Russo
Formalmente nel 1990, con il rilascio del PS/1, IBM aggiorna ancora la famiglia 4.0x con la versione 4.02, i cui file necessari al boot sono caricati direttamente in ROM, sostanzialmente identica (ad esclusione dei timestamp) alla 4.00.
In realtà il destino del DOS 4 sarebbe potuto essere ben diverso, fino a rappresentare una pietra miliare nella storia dell'OS. Infatti era stato completamente rivisto ed ottimizzato, eliminando utility obsolete come il linker ed gw-basic e migliorando notevolmente il supporto a Windows.
Release ufficiali: 4.0 (Retail), 4.01 (Retail) - prezzo: 150.00$ full, 95.00$ upgrade
Prezzo versioni OEM: 3$ -18$