Lo storico Norton Commander
Con il termine “Orthodox File Manager” (OFM), coniato dall’informatico russo Nikolai Bezroukov, si identificano una serie omogenea di software per la gestione dei file, caratterizzati da un requisito fondamentale: l'utilizzo di tre finestre, due simmetriche poste nella parte centrale dello schermo (chiamate “pannelli”), che visualizzano un elenco di file ognuna, e un'altra posta nella parte inferiore (chiamata “terminale”) e, di solito, ridotta a una sola riga, da cui è possibile eseguire tool da riga di comando. I due panelli possono essere dipendenti o indipendenti l'uno dall'altro, contrariamente a quanto avviene in Windows Explorer dove il contenuto della parte di destra è, solitamente, sempre dipendente dalla selezione di sinistra.
Il capostipite della famiglia è il glorioso Norton Commander per DOS, creato nel 1986 dall’americano John Socha per l’azienda del GURU Peter Norton, che ha reso comune l’utilizzo del termine “commander” per questo tipo di applicativi.
Perché “commander”? Semplicemente per il fatto che il “terminale” è un po’ il regista dell’intera applicazione, come il subject nel pattern observer (per chi conosce i design pattern). Praticamente l’esecuzione di un comando digitato nel terminale si riflette direttamente sui pannelli, se il loro contenuto è contestuale.
La grande intuizione degli OFM è stata quella di coniugare in modo efficiente un file manager ed una shell per la gestione pratica di tutta una serie di operazioni sui file e sulle directory. Ciò in netta contrapposizione ad un ambiente dos-like puro (sola shell) o un ambiente windows-like (solo file manager). Fondamentale si è rilevata, inoltre, la capacità di semplificare la gestione di particolari tipologie di file che, altrimenti, richiedevano l’utilizzo di tool esterni. In particolare si pensi alla gestione dei file compressi, gestibili in modo completo attraverso i pannelli, aprendo di fatto la strada alla gestione “trasparente” oggi presente nei vari OS per il formato ZIP.
In questo contesto è doveroso citare FAR (File and ARchive Manager ) e RAR (Roshal ARchive) entrambi realizzati da un altro informatico Russo, ovvero Eugene Roshal. Il primo è stato rilasciato nel 1996 ed ha introdotto tra gli OFM una caratteristica fondamentale: la gestione delle macro e dei plug-in per estendere e personalizzarne le funzionalità. Ma FAR è praticamente un’evoluzione della UI del compressore RAR, che già dalla versione 1.5 offriva un sottoinsieme di funzionalità tipiche degli OFM.
FAR Plug-In
Vista la particolare connotazione di questi software è facilmente intuibile che i loro utenti di riferimento sono da ricercarsi tra gli amministratori di sistema, particolarmente votati ad automatizzare al massimo le proprie attività. Inoltre l’omogeneità del funzionamento degli OFM, anche sui sistemi più disparati, permette di far tesoro del know-how acquisito senza dover riadattare il proprio modo di lavorare in base all’OFM scelto e in base al sistema operativo su cui si opera. Dei “commander” esistono versioni per Windows, Linux, OS/2, Java cross-platform e perfino edizioni “light” per Windows CE.
Tutti questi elementi hanno consentito agli attuali OFM, primi tra tutti Total Commander, di superare la fase di crisi della seconda metà del 2000, quando le nuove versioni di Windows sembravano aver segnato la fine dei “commander”, a partire proprio da Norton Commander che Symantec abbandonò nel 1998 dopo 12 anni di onorato servizio e dopo due versioni Windows assolutamente da dimenticare, così come il suo successore Norton Navigator.
Total Commander
Total Commander per Windows Mobile
E’ interessante notare che sempre TotalCommander, attraverso il plug-in T-POT, permette di gestire i file su iOS, una volta connesso l’iPod o l’iPhone tramite cavo USB.
Una nota “europeistica”: la maggior degli odierni OFM sono sviluppati in Europa, con precisione nei paese dell’est del vecchio continente: da TotalCommander a FAR, passando per SpeedCommander e Volkov Commander.