TimeLine

Timeline dell'evoluzione di AmigaOS e sistemi operativi connessi.

amiga_os_evo

 

AmigaOS

Anno

Versione

1985

Amiga 1000

1987

Amiga 500, Amiga 2000

1990

Amiga 3000 (AmigaOS v2.0), Amiga 500+

1992

Amiga 4000 (AmigaOS v3.0), Amiga 3000+

1985, Ott.

AmigaOS 1.0

1985, Dic.

AmigaOS 1.1, ricompilazione dei sorgenti

1986

AmigaOS 1.2

1989

AmigaOS 1.4

1990

AmigaOS 2.0, architettura a 32 bit

1992

AmigaOS 3.0

1994

AmigaOS 3.1

1998

AmigaOS 3.5

2000, Dic.

AmigaOS 3.9

2006

AmigaOS 4.0

2008

AmigaOS 4.1

???

AmigaOS 5 in preparazione del 2004

  

MorphOS

 

Anno

Versione

Note

Agosto 2000

0.2

Prima release pubblica

Primavera 2001

0.3 / 04

 

Agosto/Settembre 2002

1.0/1.1

 

Febbraio 2003

1.2

 

Marzo 2003

1.3

 

Estate 2003

1.4

Nuovo emulatore JIT

Aprile 2004

1.5

 

30 giugno 2008

2.0

Aggiunto il supporto per la piattaforma Efika 5200B

6 settembre 2008

2.1

 

20 dicembre 2008

2.2

 

6 agosto 2009

2.3

 

12 ottobre 2009

2.4

Aggiunto il supporto per Mac mini G4

4 giugno 2010

2.5

Aggiunto il supporto per l’eMac G4

Tempi Moderni

A febbraio del 2004 Amiga Inc. annuncia, a sorpresa, di aver venduto da quasi un anno i diritti di AmigaOS a KMOS, un'azienda legata al mercato dei dispositivi mobili e presieduta da Garry Hare, al fine di focalizzarsi meglio su AmigaDE. Hyperion Software ed Eyetech, dal proprio canto, dichiararono di avere una licenza esclusiva con Amiga Inc. che permette loro l'uso del marchio Amiga e dei sorgenti di AmigaOS 3.x. fino, addirittura, al pieno potere decisionale circa lo sviluppo presente e futuro di AmigaOS4.x.
Ad Aprile, dopo circa 2anni e mezzo di sviluppo, Hyperion Entertainment annuncia la disponibilità di Amiga OS 4.0 Pre-Release, mentre viene annunciato MorphOS1.5 e distribuita al pubblico la reversione 1.4.2. Bisognerà attendere il 2006 per la versione finale di AmigaOS 4.

Nel frattempo Amiga Inc. viene completamente acquisita da KMOS che continua lo sviluppo tecnologico del brand Amiga, senza interrompere alcuna collaborazione, Hyperion in primis. Nel 2004 la situazione si stabilizzata sostanzialmente intorno a 3 figure chiavi: AmigaOne/AmigaOS4.x, Pegasos/MorphOS e AROS.

Ad agosto Eyetech annuncia la commercializzazione di due nuovi modelle AmigaOne: microA1-C e microA1-I, destinati, rispettivamente, al mercato home e professional. A solo un anno di distanza, però, la società smette la produzione di ogni sistema AmigaOne based e la produzione di hardware per l’AmigaOS viene affidato a società terze, così come la sua commercializzazione. Tra queste spicca l’italiana ACube con le schede madri della famiglia Sam4x0.

acube 

ACube System

Nella seconda metà del 2008 AmigaOS raggiunge la release 4.1, realizzando un importante salto qualitativo e prestazionale. La sua distribuzione è affidata alla stessa ACube, a cui si deve la cura dell’intero brand (box e manuale) dell’ultima incarnazione ufficiale dello storico OS.

amigaos_41

AmigaOS 4.1

Il 2010 è foriero di importanti annunci: a gennaio Hyperion ed A-eon annunciano un accordo per la realizzazione del nuovo AmigaOne X1000 quale erede dell'originale Amiga 1000. Inoltre dopo quasi 15 i marchi Commodore ed Amiga si riuniscono, più o meno ufficialmente.

A primavera Commodore USA (una nuova società americana con sede in Florida) prova a scuotere il mondo degli appassionati Commodore/Amiga annunciando l’imminente disponibilità del clone dello storico Commodore C64, Commodore BareBones, grazie ad un accordo con Commodore Int. Corp., ancora detentrice del brand originale. Il nuovo microcalcolatore monta un processore Intel Atom 525, scheda grafica NVIDIA Ion2, RAM da 4 GB, disco fisso da 1 TB, masterizzatore DVD o Blu-ray opzionale, multi-lettore di schede, 6 porte USB, uscita HDMI oltre a connettività Wi-Fi e Bluetooth.

commodore_barebones

Commodore BareBones

Ad agosto arriva, invece, la sorpresa per la community Amiga: Commodore USA annuncia di aver stretto un accordo con KMOS/Amiga Inc. per l'acquisizione dei diritti di sfruttamento del brand Amiga. Il nuovo Amiga sarà basato, con ogni probabilità, su hardware x86, mentre il sistema operativo standard sarà AROS. A tal proposito la società americana promette importanti finanziamenti alla community che cura lo sviluppo dell’OS OpenSource.

aros

Una delle ultime incarnazioni di AROS

Come il C64, la nuova incarnazione di Amiga, sarà un computer all-in-one, agganciato al brand produttivo Keyboard Computer AIO ("All In One"), Nel frattempo MorphOS festeggia il decimo anniversario dalla prima release pubblica con la release 2.5, che aggiorna il supporto all’eMac G4.

morphos_25 

MorphOS 2.5

Il primo Amiga dopo quasi 10 anni

Ad Agosto 2002 Thendic France commercializza ufficialmente Pegasos equipaggiato con MorphOS, inizialmente nella versione 1.0 ma presto sostituita dalla versione 1.1.

Le nuove versioni del MorphOS non furono tuttavia distribuite per le schede PPC Phase5 relegando i sistemi Amiga “classic” all’uso della vecchia versione 0.4 di MorphOS.

morphos-scr-01

MorphOS

A Novembre 2002 viene commercializzato AmigaOne G3-SE, equipaggiato con Linux per tamponare i ritardi di rilascio di AmigaOS4.0. Sia Pegasos che AmigaOne G3-SE sono basati sullo standard ATX, utilizzano un NorthBridge denominato ArticiaS prodotto da MAI e inglobano una CPU IBM PowerPC G3. I due sistemi, inoltre, dispongono, praticamente, delle stesse possibilità di espansione offerte da un comune PC, pur utilizzando una differente CPU.
L’inizio del 2003 vede la nascita di Genesi , joint-venture tra bPlan e Thendic France, che annuncia la progettazione di una nuova scheda madre in formato MicroATX, il PegasosII, con un nuovo chip al posto dell'Articia, il DiscoveryII di Marvell, ed equipaggiata da PowerPC G3 o un G4.

L’annuncio è conseguente alla rottura tra bPlan e MAI, a causa dei contini ritardi di quest’ultima. Contemporaneamente Hyperion pubblica un documento di ventuno pagine riguardante le caratteristiche del nuovo AmigaOS4.0 che dovrebbe essere rilasciato gratuitamente a tutti i possessori di AmigaOneSE ed XE venduti nel contesto della speciale offerta "EarlyBird". Inoltre vengono diffuse ulteriori immagini del Sistema Operativo, questa volta in funzione su un sistema Amiga4000 dotato di scheda CyberstormPPC.
A Febbraio del 2003 viene commercializzato l'AmigaOne XE in edizione speciale per gli sviluppatori, sia in versione G3 che in versione G4, sempre equipaggiato con Linux. Parallelamente, inizia la commercializzazione di Pegasos e viene rilasciata la versione 1.2 di MorphOS, seguita, ad appena un mese, da MorphOS 1.3 e dal primo SDK pubblico.

morphos_13

MorphOS 1.3

A Giugno iniziano una serie di eventi denominati "AmigaOS4 on Tour" finalizzati a presentare gli sviluppi del nuovo sistema operativo curato da Hyperion. Viene fatta finalmente luce sul nuovo kernel ExecSG, la piena compatibilità verso le applicazioni per microprocessori 680x0 grazie ad un emulatore, la nuova versione di Intuition, totalmente configurabile, ed un nuovo AmigaDOS.

In piena estate, MorphOS viene aggiornato alla release 1.4, la cui caratteristica primaria è il nuovo emulatore del microprocessore 680x0 di tipo “JIT” con performance decisamente superiori a quelle di un modello Amiga "reale" di fascia alta. Inoltre cominciano i primi contrasti e le prime battaglie legali tra Amiga Inc. e Genesi, su presunti accordi non rispettati nello sviluppo congiunto di nuove tecnologie.

Sempre nell’estate del 2003 viene commercializzata una speciale distribuzione Linux per Pegasos, PegXLin, che, sfruttando la macchina virtuale MacOnLinux, permette di utilizzare il MacOS X e MacOS 9 “classic”sulla piattaforma di Genesi. Tra annunci più o meno realistici di nuovo hardware, si giunge al periodo natalizio, in cui viene annunciato il rilascio di AmigaOS4 Developer Pre-Release per tutti i possessori di AmigaOne, contenente una versione preliminare di AmigaOS4.0 e tutto il materiale indispensabile per gli sviluppatori. Agli inizi del nuovo anno (2004) si susseguono rapidamente due eventi importanti: Thendic-France annuncia la propria chiusura forzata, mentre Genesi, che continua comunque ad esistere, con il supporto di IBM annuncia l’ “Open Desktop Workstation", una piattaforma PowerPC basata sul Pegasos in cui sarà possibile scegliere fra più di 15 diversi Sistemi Operativi.

Il Nuovo Millennio

Nei piani di Gateway2000 il nuovo millennio doveva segnare la rinascita di Amiga, sotto la guida del nuovo vicepresidente esecutivo Jim Collas. Già alla fine del 1998 viene annunciato QNX come partner per lo sviluppo del nuovo sistema operativo AmigaNG (Next Generation), basato sul rivoluzionario kernel Neutrino

jimcollas

Jim Collas

Dalla metà del 1999 le cose però prendono una strana piega. A luglio viene annunciato che il nuovo AmigaNG sarà basato su kernel di linux e non più su Neutrino e, a ottobre, Collas si dimette passando la palla ad un nuovo management che sospende la produzione di ogni tipo di prodotto legato al brand Amiga.

L’unico a salvarsi è l’AmigaOS 3.5, rilasciato ad ottobre, sviluppato, su commessa, da Haage & Partner per l’aggiornamento di AmigaOS 3.1. Dalla versione 3.5 l’AmigaOS originale e i successivi aggiornamenti verranno indicati come “classic”, un po’ come per MacOs nel passaggio a MacOS X.

 os35

Alla fine del 1999 Gateway 2000 vende il marchio Amiga (ma non i brevetti) ad Amino Development, che viene subito rinominata Amiga Inc., promettendo le nuove schede AmigaOne ed un nuovo sistema operativo rivoluzionario, l’ AmigaDE (Digital Environment).

amino 

La nuova strategia è chiara: non produrre più l’intero sistema hardware ma solo le schede madri con chip annessi.

A febbraio del 2000 Amiga Inc. svela due partner strategici per lo sviluppo del nuovo OS: Hyperion Entertainment e Tao Group con il suo motore real-time Elate. Dal lato hardware bisogna attendere l’Amiga2K show per vedere i primi prototipi, tra cui una macchina per sviluppatori basata su PC AMD K6 II a 500 Mhz, 64 Mb Ram e scheda grafica GeForce3.

Nel frattempo l’AmigaOS “classico” viene aggiornato, sempre da Haage & Partner, alla release 3.9, che colma molte delle mancanze e delle lacune della precedente 3.5, tra cui l’integrazione di uno stack TCP/IP nativo, le nuove barre degli strumenti AmiDock, DefIcons per le icone, RAWBInfo, Find per la ricerca, il nuovo cestino BenchTrash e decisi miglioramenti in ambito multimediale. Fondamentale, inoltre, l’introduzione di ASyncWB che rende asincrone molte funzioni del Workbench. Sul versante internet, oltre allo stack TCP/IP, si annovera anche un nuovo browser ed un nuovo client di posta elettronica.

amigaos_3.9 

AmigaOS 3.9

A Giugno Amiga Inc. presenta l'Amiga SDK, basato su Elate, consentendo agli sviluppatori di cominciare lo sviluppo di nuove applicazioni per l’imminente AmigaDE. Non essendo ancora disponibili sistemi basati sull’AmigaOne, il nuovo SDK è virtualizzabile su un comune PC con RedHat Linux o, successivamente, Windows.

Ad Agosto, tanto per complicare ulteriormente lo scenario, viene annunciato un nuovo OS Amiga-Like pensato per le schede Cyberstorm/BlizzardPPC di Phase5, MorphOS.

morphos

Gli utenti Amiga accolgo con interesse il nuovo OS, delusi dal disinteresse di Amiga Inc. verso lo sviluppo di AmigaOS per PPC. Sebbene MorphOS 0.2, progettato da Ralph Schmidt, è poco più di un kernel con pochissimi moduli nativi e si appoggi pesantemente ad AmigaOS3.1, presenta già un emulatore integrato del processore Motorola 680x0 (in modo da poter eseguire i programmi compilati per AmigaOS “classic”) ed alcune caratteristiche proprie di un OS moderno come il resource tracking, e la possibilità di gestire la memoria virtuale.

aros_1 

AROS

All'inizio del 2001 viene rilasciata una prima versione di AROS capace di avviarsi autonomamente su PC. Intanto UAE fa importanti progressi e viene rilasciata la versione Windows, denominata WinUAE. xUAE inizia a non essere soltanto un mero emulatore per fini ludici, grazie all’integrazione di device software che permettono al Workbench 3.1 di sfruttare le risorse del PC ospitante (scheda video, audio, connessione Internet, ecc) in sostituzione ai chip custom.

Il salto di qualità avviene grazie all'implementazione dell'emulazione "Just In Time" (JIT) che, tramite ricompilazione automatica del codice 680x0 in x86, garantisce una velocità paragonabile se non superiore a quella di un Amiga di fascia alta. In questo modo WinUAE diventa una valida alternativa per chi vuole continuare ad utilizzare AmigaOS ma è stanco sia dei limiti hardware degli Amiga1200 e 4000, sia di aspettare i nuovi sistemi PPC.

Nello stesso periodo vengono rilasciate due beta (la 0.3 e la 0.4) di MorphOS, che contengono numerosi miglioramenti ed una prima versione nativa PowerPC dell'interfaccia grafica "MUI", utilizzata di default dal nuovo Sistema Operativo.
Il crescente interesse verso MorphOS (e quindi verso PPC) ed i ritardi di AmigaDE spingono nel 2001 Amiga Inc. a riprendere le redini dello sviluppo di AmigaOS “classic” con l’intenzione di farne un OS per PPC in grado di girare sulle schede AmigaOne dotate di IBM PowerPC G3 e G4. Le schede saranno prodotte da Eyetech, Escena e bPlan.

  amigaone

AmigaOne

Il nuovo AmigaOS 4 “classic, che avrebbe visto l'integrazione graduale di AmigaDE (una volta ultimato), doveva essere prodotto da Amiga Inc., Haage&partner ed Hyperion. Stranamente Amiga Inc. annuncia che AmigaOS 4 non supporterà le schede PPC prodotte in passato da Phase5, suscitando l’ira dei possessori di un “vero” sistema Amiga.

Nel frattempo la casa madre non smette di parlare del roseo futuro di AmigaDE, annunciando partnership con grandi aziende quali Sharp, Psion e Nokia, che, successivamente, si rileveranno infruttuose.

Il 2001 è l'anno dell'emulazione Amiga su PC. Oltre ai progressi di WinUAE vengono realizzati ben due emulatori commerciali: Amithlon e AmigaOSXL, entrambi orientati ad un utilizzo non ludico. Amithlon si poggia su un microkernel Linux mentre AmigaOSXL è un’applicazione QNX, diffusa assieme alla versione gratuita del micro-sistema operativo rilasciata proprio quell'anno. I risultati sono sorprendenti: i due prodotti superano le prestazioni di un "vero" Amiga.
Amiga Inc, alla ricerca di nuovi introiti, decide di supportare e commercializzare direttamente tali emulatori sottoforma di un unico pacchetto software, distribuito da Haage&partner.
L'iniziativa causa però ulteriore confusione tra utenti e sviluppatori: le ultime scelte effettuate dalla casa madre hanno segnato la fine del supporto ai vecchi Amiga, mentre la commercializzazione ed il supporto ufficiale dei due emulatori Amiga 68k sembra mostrare ancora interesse verso quella parte del mercato.
La situazione si complica ulteriormente quando tra Amiga Inc., Haage&partner e l'autore di Amithlon, sorgono una serie di problemi che portano al blocco dello sviluppo di Amithlon e AmigaOS XL da parte di Amiga Inc. stessa. In realtà è probabile che le perplessità di Amiga Inc derivassero anche dal timore che i due prodotti potessero rappresentare una minaccia per i progetti AmigaOne ed AmigaOS4. La disputa porta inoltre Amiga Inc. ad affidare l’intero progetto di AmigaOS4 ad Hyperion, tagliando i rapporti con Haage&partner. Hyperion, per far fronte ai nuovi impegni di sviluppo, tenta allora di attrarre a sé gli sviluppatori di Haage&partner che hanno lavorato ad AmigaOS 3.5 e 3.9. La transazione non è indolore vista la ovvia ostilità di Haage&partner che non rilascia parte dei sorgenti di AmigaOS3.5 e 3.9, costringendo il nuovo team a riscriverli. Hyperion comunica, inoltre, l’intenzione di realizzare versioni di AmigaOS4 in grado di supportare anche gli Amiga1200 e 4000 dotati di schede PPC, al contrario di quanto deciso prima da Amiga Inc.

Nella fase più dura dello scontro fra Amiga e Haage&partner, e prima di affidare la realizzazione del Sistema Operativo ad Hyperion, la casa guidata da Bill McEwen prende anche contatti con gli sviluppatori di MorphOS, nell'ipotesi di trasformare tale sistema nel nuovo AmigaOS4 PPC, evitando quindi i costi ed i tempi necessari per trasformare AmigaOS in un Sistema Operativo PowerPC indipendente dall'hardware. I negoziati falliscono a causa delle richieste, di carattere tecnico e "politico", avanzate da Amiga e ritenute inaccettabili dalla controparte. Quasi nello stesso periodo Amiga Inc. rompe con bPlan, che si ritira dal progetto AmigaOne e a gennaio del 2002 annuncia Pegasos, un sistema Amiga-Like basato su MorphOS. Pegasos sarebbe stato realizzato con il nuovo alleato Thendic France, neonata compagnia diretta da Bill Buck di VISCorp e dalla moglie Raquel Velasco.
Anche Escena si ritira dal progetto AmigaOne e Eyetech, non essendo in grado di portare avanti da sola l’intero sviluppo del nuovo hardware Amgia, decide di utilizzare le schede PowerPC prodotte da MAI, denominate TeronCX e vendute come "AmigaOne point 5" (in seguito "AmigaOne G3-SE"). La decisione viene presa in accordo con Hyperion visto l’impatto sull’architettura di AmigaOS4. Da semplice conversione PowerPC di AmigaOS3.9, la release 4.0 diventa un prodotto completamente nuovo in grado di funzionare su un sistema privo di molte di quelle componenti hardware di cui AmigaOS3.9 ancora necessitava.

pegasos

Pegasos Matherboard

Ad Aprile 2002, intanto, speciali versioni di AmigaOne G3-SE e Pegasos, per sviluppatori, possono finalmente essere preordinate.
Nello stesso periodo viene distribuito al pubblico, dopo numerosi ritardi, il secondo e ultimo aggiornamento di AmigaOS 3.9, il "BoingBag 2" (BoingBag è il codename scelto dagli sviluppatori per i Service Pack).

Amiga Inc. non ha ancora abbandonato AmigaDE e tenta di rilanciarlo stringendo addirittura un accordo con Microsoft, che porta ad Aprile alla distribuzione dell’ “Amiga Anywhere Entertainment Pack #1”: un set di quattro giochi basati su AmigaDE in grado di girare sui palmari PocketPC. Invece di portare benefici economici, però, l’entertainment Pack #1 crea ulteriore scompiglio e fa storcere il naso a quanti vedono nella casa di Redmond il “nemico di sempre”.

Intanto, a fronte delle critiche ricevute circa il fatto che l'AmigaOne G3 avesse un processore saldato su scheda madre, Eyetech inizia la progettazione di un nuovo modello AmigaOne con CPU su modulo sostituibile: l'AmigaOne XE.

amigaone_xe

AmigaOne XE

L’inizio del Declino

Gli insuccessi del CD32 e la non brillante risposta del mercato alla serie 4000/1200, portano Commodore ad avere seri problemi economici, nonostante nel 1992 furono venduti circa 800.000 Amiga (il 17% in più del 1991) e nel 1993 il 20% rispetto all’anno precedente.

Sul finire del 1993 Commodore ha ormai un deficit finanziario di circa 107 milioni di dollari.

Inoltre il mercato ha ormai eletto i PC come dominatori assoluti, persino nel settore ludico, grazie alla scossa data dalla ID Software con DOOM.

A marzo del 1994 Commodore ufficializza le gravi difficoltà finanziarie e nel giro di 24 ore le azioni crollano da 28$ a 0,75$, costringendo la borsa a sospendere la trattazione dei titoli. Dal punto di vista produttivo, si continuano a produrre l'Amiga 4000, Amiga 1200 e l'Amiga CD32, mentre il settore tecnico non ferma lo sviluppo di "Hombre", erede del progetto di sviluppo chip-set AAA. L’anno si chiude con l’inevitabile dichiarazione fallimentare, causata principalmente dalla forte pressione dei creditori.
La gestione controllata non è facile, così come complicata si rileva la ricerca di un acquirente. Certo molte società del calibro di Atari, Sony, ecc. mostrano interesse nell’acquisizione ma nessuno realizza velocemente un’offerta concreta.

Il arosperdurare di questa situazione spinge la community Amiga a creare AROS (Amiga Research OS), un sistema opensource Amiga – like (realizzato in C), al fine di portare l’esperienza di AmigaOS su altre architetture come PPC ed x86. Parola d’ordine: garantire quanto più possibile la compatibilità con l’ambiente originale Commodore. Il sistema è pensato per funzionare sia “stand alone” che come “guest” di un sistema ospitante.

Dopo quasi 5 mesi di trattative, il 20 Aprile del 1995 sono tre le compagnie ammesse all’asta di liquidazione: Commodore UK (divisione indipendente Inglese), CEI/DELL ed Escom , grande produttore tedesco di PC IBM compatibili.

La sfida si sviluppa però solo tra CEI/DELL ed Escom, che dopo offerte, rilanci, ricorsi legali e altro si conclude a favore di Escom per 12 milioni di dollari più 1 milione aggiuntivo per l’acquisto dell’hardware giacente già prodotto da Commodore.

Commodore UK non fa nessuna offerta concreta poiché stipula un accordo con Escom per essere anch’essa incorporata dalla società tedesca.

Il 30 Maggio 1995 Escom tiene una conferenza stampa annunciando l'inizio di una nuova era per il marchio Amiga, dichiarando di voler lavorare con gli sviluppatori e la community Amiga, e di voler supportare l'ingresso di Amiga in Internet.

Come prima cosa Escom crea una nuova divisione chiamata Amiga Technologies, affidandone la guida a Gilles Bourdin. Priorità della divisione è riprendere la produzione, partendo dall’Amiga 4000T con CPU Motorola 68060 a 50Mhz e un disco fisso SCSI da 1GB  . Il nuovo sistema ha un design completamente rinnovato con un case in versione tower.

escom_amiga_4000

Escom Amiga 4000T

In Ottobre Escom inizia anche la produzione dell’Amiga 1200s, praticamente identico all’Amiga 1200 tranne che per l’Amiga OS 3.1 e l’inclusione di un “Magic Pack” software che contiene: Wordworth v4.0SE, Digita Datastore v1.1, Digita Organizer v1.1, Turbo Calc v3.6,Personal Paint v6.4, Photogenics 1.2SE, più due giochi: Whizz e Pinball Mania.

Viene inoltre stipulato un contratto con Scala per dotare ogni nuovo Amiga del software di authoring Scala MM300.

Amiga sembra imboccare la strada giusta anche grazie a società come Phase5, interessata allo sviluppo di schede acceleratrici con processori Motorola 68030/68060 espandibili con il kit Fast SCSI2 (10Mb/s) e CyberVision con le schede video a 64 bit basate sul chip S3 Virge.

La stessa Escom è al lavoro su schede basate su processori PowerPC RISC, da utilizzare per rendere morbida la transazione verso il futuro Power Amiga.

Nel 1996 arriva l'Amiga Surfer Pack ovvero software ed hardware necessari per la navigazione in Internet, così come annunciato al Comdex di Las Vegas dallo stesso Bourdin. Inoltre Visual Information Service Corp. (VIScorp), ottiene un contratto d'uso internazionale che gli consente di adattare, utilizzare e distribuire la tecnologia Amiga dentro il VISCROP, un apparecchio televisivo interattivo. 

mindwalker_browser

Another Mindwalker, il browser incluso nel Sufer Pack

Sempre nel 1996 vede la luce ciò che fino ad allora gli "amighisti" avevano considerato, con orgoglio, irrealizzabile: un emulatore Amiga. Le prime versioni vengono denominate "Unusable Amiga Emulator" (UAE) a causa della lentezza e della scarsa compatibilità ma, con il progredire dello sviluppo (e della velocità media dei processori montati sui PC), UAE raggiunge prestazioni interessanti, finendo per emulare più che dignitosamente le demo ed i giochi che avevano fatto la storia dell'Amiga.

L'interesse attorno a questo prodotto è enorme, tant’è che qualche anno dopo Cloanto, software house italiana, rilascia "Amiga Forever", una suite software basata su UAE contenente tutto il necessario per emulare Amiga: dal Sistema Operativo agli applicativi storici.

Il tempo scorre e, al Cebit, Escom presenta due nuovi Amiga: l'Amiga Surfer e il Project Walker.

Il Walker, in particolare, stupisce per il design basato su un Tower Nero dalla linea pulita e tondeggiante, ma anche per l’architettura considerevole: CPU Motorola 68030/40Mhz, socket per FPU, Realtime clock su scheda madre, 1MB CHIP-RAM, 4MB di FAST-RAM, 2 slot di espansione della Ram (max. 96MB), lettore CD-ROM 4x interfaccia Midi e tastiera esterna, nuovo slot potenziato CPU/Zorro III (o IV)/PCI e slot video, Workbench 3.2 e un Super chip di I/O.

Più modeste le caratteristiche dell’ Amiga Surfer, praticamente un Amiga 1200 classico con 4 Mb di Ram,  disco fisso da 260MB e un modem da 14Kbps integrato. Interessante è il nuovo Magi Pack Software in dotazione, che comprende:  Magic User Interface v3.2 (MUI 3.2), AS225, R2 Voodoo Multimedia, Mailer, AmiFTP, AmIRC, MindWalker, (World Wide Web Browser) e tutti i programmi inclusi nel precendente Magic Pack.

Amiga Technology annuncia, inoltre, l'arrivo di due monitor nuovi di zecca: l'M1538S, da 15" - 0.28 dot pitch capace di gestire frequenze orizzontali ad 15 a 38khz, e il 1764, da 17" in grado di gestire frequenze (orizzontali) da 15 a 64khz.

Phase5 intanto prosegue, incessantemente, lo sviluppo di hardware innovativo producendo le prime schede PowerUP dotate di processore PowerPC 603 e 604 per i sistemi Amiga 1200 e 4000. Inoltre, non contenta della direzione presa da Amiga Technologies, comincia a sviluppare un nuovo progetto definendolo “l'Amiga del futuro”: l'A/BOX. Si tratta di una macchina dalle caratteristiche tecniche rivoluzionarie, dotata di un architettura completamente nuova rispetto ai classici Amiga, basato sul chip grafico Caipirinha, sul processore PowerPC 604e e dotata di DIMM SDRAM. L’intera architettura è a memoria unificata (UMA), bus dati a 128 bit 100Mhz, due uscite video indipendenti liberamente sovrapponibili di cui una a 220MHz (1600x1280 a 24 bit, 75Hz) e l'altra PAL/NTSC, bus PCI, bus locale DMA a 16 bit 66MHz, Blitter e Copper RISC, processore DSP, bus "Firewire", sezione audio con quattro convertitori a 16 bit 44,1kHz.

Phases5 scarta subito l’ipotesi di un porting di AmigaOS su A/BOX perché particolarmente complicato e lungo, optando per l’utilizzo del kernel Linux su cui costruire un sistema "compatibile" con il Workbench di Amiga.

Il progetto era si ambizioso, ma oltre la portata di una società con budget limitato, anche se importante. Lo stesso Dave Haynie (ex ingegnere capo dei prodotti avanzati Commodore) commentò l’iniziativa dicendo che “… al massimo Phase5 si sarebbe ritrovata con una macchina interessante ma non standard e soprattutto costosa, cosa che non avrebbe sostenuto la rapida accettazione da parte del mercato”.

Sul mercato Amiga si affaccia anche Pios (Met@box successivamente) in cui lavorano Haynie e Finkel, ex-ingegneri Commodore, ePeter Kittel (ex. Amiga Technologies). La società PIOS One, un calcolatore CHRP/PReP con processori PowerPC e hardware standard. Nelle intenzioni del produttore, il nuovo sistema dovrebbe essere in grado di eseguire diversi sistemi operativi fra cui: Linux, BeOS e p-OS, una OS compatibile con AmigaOS ma sviluppato per i processori 68k e PPC. Il sistema viene successivamente rinominato TransAMe nonostante le molte revisioni (slot PCI a 64 bit, supporto per i PowerPC 750 alias G3, ecc), non è mai stato prodotto e commercializzato.

pios

A causa del drastico controllo del mercato dei PC compatibili, Escom nel 1996 va in bancarotta.

Risultato: l’Amiga e i suoi brevetti sono rimessi sul mercato.

Nel '97 si passa all'asta fallimentare dove i nomi “Amiga” e “Commodore” vengono definitivamente separati. Gateway 2000 (il secondo produttore di PC al mondo e fornitore principale della NASA) acquista Amiga mentre Commodore diviene proprietà dell'olandese Tulip, che, però, dopo alcuni mesi è già a rischio fallimento. Il marchio Commodore passa allora all’olandese LaYeahronimo Media Ventures che, dopo aver acquisito il marchio Commodore ed il logo C=, nel 2005 diventa Commodore International Corporation ed introduce sul mercato alcuni gadget hi-tech i cui nomi sono simili ad alcuni dei successi della vecchia Commodore: PET, VIC-20 e C64. Le ultime notizie sono relative all’annuncio, nel 2008, di un laptop UMMD.

Nel frattempo, al contrario di quello che si può pensare, queste vicende non fanno altro che rinforzare la community Amiga e la schiera di sviluppatori che continuano nell’incessante lavoro di porting di giochi del calibro di Quake, WipeOut 2097 e Myst.

Free Joomla templates by Ltheme