Mac OS 15 Sequoia

Apple presenta macOS 15 Sequoia il 10 giugno 2024 durante la conferenza WWDC 2024, rilasciata ufficialmente come aggiornamento gratuito il 16 settembre 2024, giorno in cui per la prima volta è avvenuto il lancio simultaneo di macOS insieme ai nuovi iOS e iPadOS.

macos15

Ssuccessore di macOS 14 Sonoma, MacOS 15 continua la tradizione di Apple di battezzare macOS con nomi di luoghi iconici della California. In questo caso, “Sequoia” richiama il celebre parco nazionale noto per le gigantesche sequoie dei monti Sierra Nevada.

L’aggiornamento introduce diverse novità pensate per semplificare la vita quotidiana degli utenti: dall’integrazione di funzioni intelligenti basate sull’AI, a un’interfaccia più versatile, fino a una maggiore continuità con gli altri dispositivi Apple. Nelle sezioni seguenti vedremo il contesto di questo rilascio, le principali nuove funzioni, la compatibilità con i Mac esistenti e alcune curiosità che distinguono Sequoia dalle versioni precedenti.

macos15 sequoia

Sicuramente la novità più attesa è Apple Intelligence, un insieme di funzioni basate sull’intelligenza artificiale pensate per rendere il Mac più smart e personale.

macos15 appleintelligenceApple Intelligence

Grazie a queste nuove feature, l’utente può, ad esempio, farsi aiutare nella scrittura di testi con strumenti di Writing Tools (che propongono riscritture, correzioni e riassunti direttamente in Mail, Note, Pages e altre app), oppure generare immagini originali attraverso Image Playground scegliendo stili come animazione, illustrazione o schizzo.

macos15 imageplaygroundImage Playground

Anche Siri diventa più evoluto: l’assistente vocale è stato reso più naturale e contestuale, e per le richieste più complesse può persino appoggiarsi a ChatGPT di OpenAI integrato nel sistema. In pratica, Siri è ora in grado di gestire domande avanzate passando il contesto a ChatGPT (previo consenso dell’utente), ad esempio per generare un testo o riassumere un documento.

Apple ha implementato il tutto tutelando la privacy: i dati vengono elaborati in locale quando possibile, e per le operazioni AI su server esterni è stato introdotto Private Cloud Compute, in modo che nulla venga conservato o condiviso indebitamente. Da notare che le funzioni Apple Intelligence al lancio erano disponibili solo in inglese, per la lingua italiana, ad esempio, è stato necessario attendere l’arrivo di macOS 15.4 (marzo 2025).

Un’altra importate novità, particolarmente pubblicizzata, di Sequoia è l’iPhone Mirroring, che amplia le funzioni di Continuity tra dispositivi Apple. Questa feature consente di controllare e utilizzare l’iPhone direttamente dallo schermo del Mac.

macos15 mirroringiPhone Mirroring

In pratica, sul Mac compare una finestra che rispecchia lo schermo dell’iPhone (anche se bloccato) e l’utente può interagire con il telefono usando mouse, trackpad e tastiera del Mac: si possono aprire le app dell’iPhone, rispondere a messaggi e notifiche, e perfino trascinare file e foto tra i due dispositivi in modo immediato. È un’evoluzione significativa per l’ecosistema Apple: il Mac diventa una sorta di “schermo esteso” dell’iPhone, utile ad esempio per rispondere comodamente a WhatsApp o utilizzare app disponibili solo su iPhone senza staccare le mani dalla tastiera.

Da notare che durante il mirroring l’iPhone rimane bloccato e sicuro, e può anche essere tenuto in carica in modalità StandBy. iPhone Mirroring richiede iOS 18 sul telefono e funziona su Mac relativamente recenti (con chip Apple o chip di sicurezza T2) con Wi-Fi e Bluetooth attivi e autenticazione a due fattori abilitata.

Pur senza rivoluzionare il design, macOS Sequoia porta alcune migliorie che rendono l’interfaccia più funzionale. Ad esempio è stata aggiunta una comoda funzione di disposizione automatica delle finestre: trascinando una finestra verso il bordo dello schermo, il sistema suggerisce dove agganciarla (mostrando un riquadro sul desktop) per affiancarla facilmente ad altre finestre. Ciò permette di organizzare più app in vista contemporaneamente, in modo simile alla funzione Snap di Windows. Sono disponibili anche nuove scorciatoie da tastiera e menu per gestire rapidamente questi layout.

Un’altra novità è la nuova app Passwords (Password, in italiano): dopo oltre 25 anni dal debutto del Portachiavi di sistema, Apple ha finalmente realizzato un’app dedicata per gestire password e credenziali.

macos15 passwordNuovo sistema di gestione Password

In macOS 15 c’è quindi un’unica applicazione che raccoglie tutte le password, i passkey, i codici di verifica e anche le password Wi-Fi dell’utente, sincronizzata tramite iCloud con crittografia end-to-end. Questa app sostituisce di fatto il precedente Portachiavi di macOS, rendendo molto più intuitivo trovare e gestire i propri accessi (ed è compatibile anche con Windows via iCloud per Windows).

Quasi tutte le applicazioni integrate hanno ricevuto piccoli o grandi aggiornamenti in Sequoia, a partire dal browser Safari 18 che introduce la funzione Highlights, basata sul machine learning, che riesce a estrarre e mettere in evidenza le informazioni chiave di una pagina web per facilitarne la consultazione.

macso15 safariSafari 18

 

Inoltre Safari offre una Vista Lettura riprogettata, con riassunti automatici e indice dei contenuti per gli articoli più lunghi, e perfino una sorta di “gomma magica” per nascondere elementi distraenti dalle pagine web.

Anche per le videoconferenze arrivano novità utili: ad esempio in FaceTime e Zoom ora c’è un’opzione di Presentazione in anteprima che mostra al presentatore un’anteprima di ciò che sta condividendo, così da verificare che tutto sia in ordine prima di trasmetterlo.

macos15 videoconfVideoconferenze rinnovate

 

Sempre in ambito videochiamate, Apple ha aggiunto una serie di sfondi virtuali integrati (colori sfumati, ambienti come l’Apple Park, ecc.) selezionabili per nascondere lo sfondo reale durante le chiamate, funzione disponibile sia su FaceTime che su app di terze parti compatibili.

Altre chicche includono un Calcolatrice ridisegnato (finalmente simile a quello di iPhone/iPad) che ora mostra lo storico dei calcoli e le espressioni digitare, una migliore integrazione tra Calendario e Promemoria (gli impegni di Promemoria compaiono anche nel calendario mensile e si possono creare attività direttamente dal Calendario), una ricerca potenziata nell’app Foto e la nuova funzione Raccolte che organizza automaticamente le foto per temi/eventi, la possibilità di programmare l’invio di messaggi in Messaggi e nuovi effetti visivi e adesivi per arricchire le chat. Insomma, Sequoia porta con sé una serie di piccoli miglioramenti distribuiti in tutto il sistema operativo, mirati a rendere l’uso quotidiano più piacevole.

Apple non ha trascurato gli appassionati di videogiochi su Mac. In macOS 15 debutta una Modalità Gioco ottimizzata, che quando attivata assegna priorità alle risorse di CPU e GPU per il gioco in esecuzione, riducendo la latenza con i controller e con gli AirPods e garantendo frame rate più stabili. Ciò significa un’esperienza di gioco più fluida, soprattutto sui Mac con chip Apple di ultima generazione che supportano tecnologie come il MetalFX Upscaling e, sui nuovissimi chip M3, anche il ray tracing in tempo reale. Oltre a ciò, Apple ha presentato la seconda versione del Game Porting Toolkit, uno strumento che aiuta gli sviluppatori a portare su macOS i giochi Windows con meno sforzo (si basa su tecnologie di emulazione tipo Wine/CrossOver).

Grazie a questo toolkit aggiornato, sono stati annunciati in arrivo su Mac numerosi titoli di richiamo prima non disponibili, tra cui Assassin’s Creed: Shadows, Resident Evil 7 Biohazard / 2, Prince of Persia: The Lost Crown, World of Warcraft: The War Within e altri. Apple insomma sta cercando di colmare il gap del Mac come piattaforma da gaming, sia con ottimizzazioni software che facendo leva sulla potenza dei suoi chip Apple Silicon di nuova generazione.

Per quanto riguarda la compatibilità, macOS 15 Sequoia supporta, praticamente, quasi tutti i Mac prodotti indicativamente dal 2018-2020 in poi, sia con processori Intel (di ultima generazione) sia con i nuovi chip Apple Silicon.

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