Alcune case editrici impegnate nelle collane da edicola, lanciarono l’iniziativa di chiedere ai lettori l'invio di giochi e programmi creati da loro, da pubblicare sulla loro rivista dietro relativo compenso. Le cifre offerte erano decisamente interessanti, fino a toccare 500.000 lire o 1.000.000 di lire per gioco pubblicato, il che da l'idea di quanto il business delle cassette da edicola fosse remunerativo.
Una delle motivazioni alla base di questa iniziativa, molto probabilmente, era la disponibilità limitata di giochi nel periodo, cosa che rendeva difficile garantire una continuità nelle pubblicazioni delle compilation pirata italiane. Questa ipotesi è avvalorata dal fatto che dal 1986, con l’aumento dei titoli disponibili, le richieste dirette ai lettori praticamente scomparvero o, comunque, furono drasticamente ridimensionate.
In particolare, le COM64, Special Program e Special Playgames furono le più attive in tal senso, soprattutto nel periodo 198-195. COM64 fece una vera e propria campagna di sensibilizzazione durate il primo anno di pubblicazione, smettendo improvvisamente negli anni successivi, mentre SIPE, con le riviste Special Programe Special Playgames, continuò per anni, seppure con molta meno insistenza rispetto all'inizio, generalmente con piccoli avvisi.
L’annuncio su COM64
Il tipico annuncio sulle riviste SIPE