Le dimissioni di Jobs e l’inizio del declino

L’insuccesso commerciale del primo Mac scuote le fondamenta di Apple, ma è soprattutto l’ossessione di Jobs per la ricerca della “perfezione” a creare i problemi più grandi.

Nel 1985 Wozniak lascia la società e si consuma una vera e propria guerra tra Sculley e Jobs. In particolare, il co-fondatore contatta numerosi dipendenti di alto rango, approfittando di un viaggio d'affari di Sculley in Cina, per farsi appoggiare nel rimuoverlo dal proprio incarico. Tra questi, Jobs discute la questione con Jean-Louis Gassée che, tuttavia, informa Sculley dei piani di “colpo di stato” di Jobs. 

A questo punto, Sculley convoca una riunione d’urgenza del consiglio di amministrazione e chiede apertamente a Jobs cosa pensasse di lui: la risposta è lapidaria: “penso che tu sia il male per Apple e la persona sbagliata per dirigere l'azienda”. 

Ma il consiglio la pensava diversamente, e Jobs viene demansionato ed è costretto trasferirsi in un nuovo ufficio (nome in codice "Siberia") alla fine di maggio: atto simbolico che sottolinea la sua totale influenza sulle scelte future. Ovviamente la situazione non è accettabile per Jobs, che decide di lasciare la società fondata nel 1976.

sculley jobsSculley e Jobs anni prima, alla presentazione dell’Apple IIc

Sculley, “libero” dall’influenza di Jobs è convinto di sapere cosa sia meglio per la società (o, a dirla tutta, per gli azionisti), ma in realtà per la Apple è l'inizio di una crisi profonda, determinata da prodotti non convincenti e strategie sbagliate. 

Nel 1993, Sculley viene sostituito da Mike Spindler (soprannominato Diesel), cresciuto rapidamente all'interno dell'azienda tanto da diventare vicepresidente esecutivo in soli quattro anni. I suoi meriti principali sono nello sviluppo di Apple Europe, che ben presto arriva a contribuire per il 25% alle vendite totali.

mike splinderMike Spindler

Ma anche Spindler non riesce a soddisfare le attese: nel 1995 i dati di vendita cominciano a diventare preoccupanti per la sostenibilità dell’azienda, non in grado di contrastare l’enorme successo di Microsoft, in particolare con Windows 95

Nonostante l’impegno su tutti i fronti (storica la lettera del CEO ai fan per rassicurarli) e l’arrivo dei sistemi PowerPC, del Newton e lo sviluppo del nuovo sistema operativo noto come Copland, la vera finalità di Spindler è quella di vendere Apple: IBM, Sun Microsystems o (addirittura) Philips, sono alcuni dei contatti più blasonati. Dopo diversi tentativi, nulla di tutto questo si concretizza e nel 1996 Spindler viene sostituito da Gill Amelio, già parte del consiglio di amministrazione guidato da Spindler. 

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