Solaris

solarisLa storia di Solaris riflette in pieno la filosofia di Sun Microsystems, votata all'innovazione ed alla flessibilità. Questo porta Solaris ad essere sempre avanti coni tempi, così come i calcolatori prodotti dalla società di Bill Joy e soci.
Nello specifico, Solaris nasce nel 1987 da un'alleanza tra AT&T e Sun Microsystems mirata a fattorizzare le caratteristiche dei principali sistemi Unix-like (BSD, XENIX, e System V) in un unico ed innovativo sistema operativo. Chiaramente essendo Bill Joy uno degli autori di BSD, lo sviluppo di Solaris parte con un particolare focus proprio su tale "dialetto" di Unix facendo tesoro dell'esperienza maturata nel mercato workstation con SunOS, basato su BSD 4.1c, e ritenuto da molti il vero motivo del successo iniziale della società.

sunDopo quattro anni di lavoro (1991), Sun annuncia il rilascio di Solaris 2, basato su System V R4 (SRV4) e noto con il codename SunOS 5, mentre il precedente SunOS 4.x viene rinominato in Solaris 1. Chiaramente la scelta è dettata dall'obiettivo di uniformare il nome dei propri sistemi operativi, ma Solaris 1 e Solaris 2 sono due OS profondamente diversi tra loro.
Solaris 2 si presenta con caratteristiche decisamente innovative, tra cui SunView, ovvero una user interface basata su OpenWindows, il directory services NIS+, l'API Open Network Computing (ONC) e una particolare predizione per il mutiprocessing simmetrico.

sunview

SunView

Per Solaris, SUN decide di adottare una numerazione di release tipica del mondo Unix e poi abbracciata anche dall'Open Source: invece di cambiare il numero di major release (es: 2.x, 3.x,...) si cambi solo il numero di minor release, a meno che non si stia rilasciando una versione profondamente rivista. Così la versione 3 è in realtà la 2.3, la 4 la 2.4 e così via, esattamente come fatto per Java, altro prodotto di punta di SUN. Le modifiche più rilevanti arrivano ben 5 anni dopo la prima release con la versione 2.5.1 (1996): il file system NFSv3 e NFS/TCP, ID esteso degli utenti e dei gruppi a 32bit, e il supporto per le piattaforma Macintosh PowerPC. Nell'edizione x86, Solaris si presenta con l'ormai consolidato OpenWindows, mentre per quella PowerPC fa la sua comparsa il Common Desktop Environment (CDE).

solaris2.5.1 openwinSolaris 2.5.1 x86 ed. con OpenWindows in esecuzione

solaris2.5.1 cdeSolaris 2.5.1 PPC ed. con CDE in esecuzione

Nel 1997 arriva Solaris 2.6 con il WebNFS file system, Kerberos 5 e il supporto ai file di grandi dimensioni, tutte migliorie pensate per potenziare gli strumenti di connessione e comunicazione in rete.

La numerazione Unix-like si interrompe con la versione 2.7 (1998), poiché SUN decide di allinearsi con quella tipica dei prodotti commerciali e rilascia, quindi, Solaris 7 che si presenta con il supporto nativo al file system journaling, ovvero l'utilizzo di meta-dati per il logging delle operazioni sui file al fine preservarne l'integrità in caso di problemi. Solaris 7 è, inoltre, la prima versione a contemplare un'edizione a 64bit, con tutto quanto consegue in fatto di performance e scalabilità.

solaris7 package

Il package di Solaris 7 Server

Nel 2000 è la volta di Solaris 8, primo vero sistema operativo dot-com/datacenter oriented, con tanto di supporto all'IPv6, all'IPSEC, al Multipath I/O e al IPMP, seguito nel 2002 da Solaris 9, che abbraccia definitivamente il Windows Manager X11.

solaris8

Solaris 8

solaris9

Solaris 9

Con al versione 9 arrivano anche il Resurce Manager, il Solaris Volume Manager, gli attributi estesi per i file e iPlanet Directory Server.

L'evoluzione continua nel 2005 con Solaris 10 che sfoggia il nuovo Java Desktop System, basato su GNOME, dando all'OS del "sole" un aspetto più moderno, mentre la convergenza con il mondo Linux e quello open source si rafforza nel 2006 con la nascita del progetto OpenSolaris in grado, nel giro di pochissimo tempo, di creare una community globale di circa 14.000 utenti organizzati in 29 user gruop. La versione 10 porta con se anche Dynamic Tracing (Dtrace), NFSv4, e in un aggiornamento successivo (2006), il file system ZFS.

solaris10

Solaris 10

opensolaris

OpenSolaris

Solaris 10 e la nascita di OpenSolaris decretano, però, lo stop dello sviluppo di Solaris stesso, dettato dalle nuove scelte di mercato che vedono sempre più in auge, nel modo dei Server, le soluzioni Linux-based, sia per l'abbattimento dei costi che per le ampie possibilità di personalizzazione e del grande parco software disponibile.


Sun Oracle logo Nel 2009, Oracle, con l'esborso di circa 7,4 miliardi di dollari, acquisisce SUN e crea un vero e proprio trambusto nelle community legate ai tanti prodotti di successo di quest'ultima. L'acquisizione avviene dopo diverso tempo e dopo un apparente interesse di IBM, soprattutto verso Java, mai realmente confermato.
J.Ellison, padre-padrone di Oracle, sintetizza così le motivazioni che hanno spinto la propria società ad inglobare SUN:

"The Solaris operating system is by far the best Unix technology available in the market. That explains why more Oracle databases run on the Sun Sparc-Solaris platform than any other computer system."

Oracle inizialmente non prende una posizione ufficiale su OpenSolaris, ma ad Agosto del 2010 annuncia che non verrà più realizzata una versione interamente Open affidata alla community, anche se quest'ultima sarà coinvolta nel miglioramento delle nuove versioni di Solaris e il codice approvato sarà rilasciato, solo in parte, attraverso una licenza molto restrittiva e senza supporto ufficiale.
Il 9 novembre del 2011 Oracle rilascia Solaris 11, ovviamente ottimizzato per lavorare con i sistemi RDBMS della società di J. Ellison e prima versione esclusivamente a 64bit. Il nuovo OS è profondamente rivisto nelle procedure di avvio in modo da abbatterne i tempi e dispone di funzioni avanzate di virtualizzazione, pensate per lavorare in stretta sinergia con Oracle VM su sistemi x86 e Sparc. Questa nuova versione supporta Enterprise Manager Ops Center e con Solaris ZFS consente di applicare le tecniche compressive di storage management. Il Windows Manger di default è GNOME 2, mentre la shell di default è ora la BASH che sostituisce, in via esclusiva, la Bourne Shell. CDE e JDS scompaiono definitivamente.

solaris11

Solaris 11 GNOME Desktop

Dal mondo Linux arriva CUPS per la gestione della stampa, mentre lo stack di rete è completamente riscritto per venire incontro alle nuove esigenze del mercato. Rinnovato anche il Package Manager, ora vero e proprio centro di controllo per le funzionalità installate e da installare.

solaris11 package manager

Package Manager

Oltre all'edizione "full", viene rilasciata anche l'edizione gratuita Express, pensata per favorire una transizione graduale dai "vecchi" Solaris e da OpenSolaris.

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