Mitch Kapor, dal foglio elettronico a mozilla

Oggi il termine “spreadsheet” (o se preferite foglio elettronico) non viene praticamente più utilizzato essendo sostanzialmente identificato in modo univoco con Microsoft Excel. Eppure la soluzione Microsoft, in ordine temporale, è l’esponente più giovane di una gloriosa famiglia di applicazioni che hanno sdoganato il Personal Computer e fatto la fortuna della stessa Apple e di IBM.

In questo contesto, se Daniel Bricklin è il geniale creatore di questa famiglia di applicazioni, è senza ombra di dubbio Mitchell David Kapor ad averla resa, in assoluto, lo strumento più usato per scopi professionali.

MitchKaporMitch Kapor

Nato a Brooklyn (New York) il 1 Novembre del 1950, Mitch Kapor si dedica con passione alle arti umanistiche fin dalla tenera età, conseguendo un Bachelor of Arts (B.A.) nel 1971 a Yale. 

Il suo primo approccio al mondo della computer science avviene proprio al college nell’ambito di un corso interdisciplinare che affronta il tema della Cibernetica. Da allora Kapor non è più in grado di staccarsi dal nascente mondo dei mini/personal computer e comincia a scrivere software di analisi matematica. In particolare il suo Tiny Troll, pensato per analisi statistiche, cattura l’attenzione di Dan Fylstra, durante un incontro del Boston Apple User’s Group del 1979, che decide di stipulare un contratto con Kapor per venderlo sotto il cappello della Personal Software, più nota per essere detentrice dei diritti di vendita di VisiCalc (1979), il primo foglio elettronico, realizzato da Dan Bricklin e Bob Frankston, fondatori della Software Arts Corporation.

dan fylstraDan Fylstra

All’inizio del nuovo anno, la strategia di Personal Software si trasforma radicalmente, riposizionandosi da semplice publisher a vera e propria software e a Kapor viene offerto il ruolo di responsabile dei nuovi prodotti. Tale trasformazione è però, nel caso specifico, sinonimo di caos, soprattutto a causa alla contesa legale con Software Arts che, visto l’enorme successo di VisiCalc, è interessata a rivendicare i diritti commerciali esclusivi sul foglio elettronico.

bricklin frankstonBob Frankston e Dan Bricklin

Così, Kapor, dopo circa 6mesi come dipintene diretto della futura VisiCorp (nome della Personal Software dopo il 1982) e dopo aver sviluppato VisiPilot (alias Tiny Troll) per la generazione di grafici e diagrammi statistici, decide di lasciare la propria posizione e continuare il rapporto in qualità di consulente esclusivamente in merito allo sviluppo di VisiTrend e alla manutenzione di VisiPilot.

La collaborazione frutta a Kapor circa 500.000dollari in royalties nei 6mesi successivi al rilascio del software (Aprile 1981), grazie anche alle condizioni particolarmente vantaggiose dell’accordo:

“I had a very attractive contract from my point of view because when that contract was signed in '79, people didn't really understand the economics of this business. Today, software publishers offer ten or fifteen percent royalty contracts; I had a thirty-three percent contract.” KAPOR, 1984

[“Avevo un contratto particolarmente vantaggioso, cosa dovuta al fatto che nel ’79 la comprensione di questo business era tutta da divenire Oggi, gli editori offrono il 10 / 15% di royalties; io avevo il 30%.” KAPOR, 1984]

La società di Fylstra tenta di porre un argine alle laute ricompense di Kapor che chiede, ed ottiene, ben 1.2milioni di dollari per la cessione delle royalties stesse. La cosa fondamentale è però un’altra, ovvero l’esclusione dall’accordo del nuovo progetto su cui sta lavorando Kapor, ovvero un foglio elettronico con capacità analitiche:

"We also sought rights of first refusal on other software Kapor might develop," Roy Folk [VisiCalc Product Manager] recalled, "but Kapor wanted full control over IPL, his pet project. So it was decided to let IPL go.”

[“Tentammo, inoltre, di ottenere i diritti su un altro software che Kapor doveva sviluppare,“ ricorda Roy Folk [VisiCalc Product Manager], “ma Kapor volle il controllo totale su IPL, il suo progetto preferito. Così fu deciso di non considerare IPL”.]

IPL è il primo nome di quello che diventerà 1-2-3.

Con in tasca 1.2 milioni di dollari e la voglia di continuare la propria avventura nel mondo della nuova era informatica, Kapor contatta Jonathan Sachs che ha co-sviluppato un foglio elettronico chiamato CompuCalc, modellato su VisiCalc. Prima di proseguire è utile evidenziare come Bricklin non brevettò mai il concetto di “foglio elettronico” consentendo una rapida espansione del mercato in modo assolutamente autonomo.

L’idea di Kapor è chiara: creare un nuovo spreadsheet che rivoluzioni il concetto stesso di foglio elettronico, integrando, in un unico ambiente, un foglio elettronico, un tool per la generazione di grafici e un database. Così nel 1981, ancor prima della fondazione ufficiale di Lotus, nasce 1-2-3, derivato proprio dalla struttura di CompuCalc. Inoltre, grazie alla “natural order of recalculation”, funzionalità sviluppata Sachs, risulta sin da subito molto più veloce di qualsiasi altra soluzione concorrente, VisiCalc in primis.

Lotus Dev. Corporation viene ufficialmente fondata nel 1982 con il sostegno finanziario della Sevin Rosen Funds ed il nome ispirato alla posizione yoga “The Lotus Position” (anche nota come Padmasana), disciplina di cui Kapor è gran cultore. Come è facile immaginare, Kapor concentra su di se le cariche aziendali chiave, assumendo il ruolo di Presidente e di CEO.

lotus 123 splashcreenLotus 1-2-3 Splash Screen

Il foglio elettronico di Lotus (che, a livello commerciale, fu anticipato dal software per presentazioni Lotus Executive Briefing System) è pensato fin da subito per il neonato Personal Computer di IBM ed è scritto interamente in assembly 8080, rendendolo estremamente veloce:

“the source code for Lotus 1-2-3 was a stack of paper about 8-10 inches high, and that the compiled code was 85 KB consisting of around 16,000 instructions” [SACHS]

“il codice sorgente di Lotus 1-2-3 era una pila di carta alta circa 8-10 pollici, e il codice compilato occupava circa 85KB e consisteva di circa 16.000 istruzioni” SACHS]

La scelta non è chiaramente casuale, ma va ad approfittare del ritardo di un porting efficace di VisiCalc per il nuovo sistema di BigBlue, dovuto essenzialmente al tempo perso dietro la succitata bagarre legale:

“They [Bricklin and Frankston] had a very weak entrant for that machine that didn’t take advantage of the IBM PC... people wanted to build large spreadsheets and they couldn’t," Kapor says. "The VisiCalc for PC was hard to use. I said: ‘Let’s build something that really takes advantage of these capabilities’.”

"Loro [Bricklin e Frankston] hanno avuto un’alternativa molto debole non in grado di approfittare delle caratteristiche del PC IBM ... la gente voleva realizzare grandi fogli di calcolo e ciò non era possibile.", dice Kapor. "VisiCalc per PC era difficile da usare, allora dissi: Realizziamo qualcosa che ne sfrutti realmente le caratteristiche [del PC IBM] ".

Sachs, spinto dalla sua vena di appassionato programmatore, tenta di dotare 1-2-3 di un proprio linguaggio di programmazione, ma Kapor riesce a convincerlo a non estremizzare il tutto, facendolo ripiegare su un più modesto linguaggio per la definizione di macro.

Lotus 1-2-3 viene rilasciato ufficialmente il 26 gennaio del 1983, spinto da una massiccia campagna promozionale costata circa 1milione di dollari e supportata dalla società di consulenza McKinsy & Co.

advert lotus123Lotus 1-2-3 first ADV

Nonostante la richiesta di 256KB di RAM (a dispetto dei 64KB base del PC IBM), 1-2-3 diviene un successo al di là di tutte le aspettative, tanto che il primo anno il fatturato relativo supera i 53milioni di dollari (circa 500dollari a copia) a fronte dei 3-4 milioni di stima. Inoltre, con il supporto di IBM, viene creato un bundle che per 5.000$ include il PC-IBM 5150, 1-2-3 e una stampante:

“We had no idea - nobody had put out software like that before,” Kapor said of his sales estimates”

[“Non avevamo alcuna idea di come procedere – nessuno aveva mai commercializzato software simile”, questa era il commento di Kapor rispetto alle stime di vendita]

Nel 1984 il fatturato addirittura si triplica e 1-2-3 diviene di fatto la killer application del Personal Computer, portando ad un riassetto dell’azienda market-oriented che traghetta Jim Manzi da McKinsy direttamente sulla poltrona di Presidente.

Ma, a dispetto della crescita e del successo inarrestabile, la società perde rapidamente proprio i due co-fondatori: verso la fine del 1994 Sachs lascia per fondare una propria società (Digital Light & Color) dedicata alla manipolazione digitali delle immagini. La sua ultima creatura in Lotus è Symphony, una suite office monolitica che però non riscuoterà mai il successo sperato.

Anche Kapor comincia a perdere interesse nella “nuova” Lotus di Manzi, tanto che, addirittura, sempre nel 1984, prende in seria considerazione una proposta di acquisizione da parte di Microsoft (che è al lavoro sulle proprie soluzioni di produttività) che lo vedrebbe entrare nella casa di Redmond come vice presidente. Il tutto sfuma, però, proprio per volere di Manzi che non vuole perdere il dominio conquistato. Sulle motivazioni che spinsero Kapor a ricercare tale accordo, il co-fondatore di Lotus torna molti anni dopo affermando che:

“It became clear to me by 1984 that Microsoft was likely going to be the big winner in the PC software apps and operating system category, partly because of the dynamics of owning and controlling the operating system: that gave you enormous power and I came to see Bill Gates was fierce competitor. He was smart and ruthless in pursuit of business objectives and I was not as ruthless: I’m super competitive, but... my goals and values are not about crushing the comp and I don’t have the kind of personality to carry out a strategy like that. It presented a dilemma.”

[Nel 1984 per me divenne chiaro che Microsoft si avviava a vincere la battaglia per il dominio sul software, di sistema e applicativo, per il mondo dei PC: sia perché controllava il sistema operativo, che gli conferiva un potere enorme, sia perché Bill Gates era un competitor feroce. A differenza di me, era intelligente e spietato nel perseguimento degli obiettivi di business. Io sono super competitivo, ma... i miei obiettivi e valori non contemplano l’attività di “schiacciare” i competitor e non ho la personalità adatta per seguire una strategia simile”

mitchbillBill Gates e Mitch Kapor

L’ultimo atto di Kapor in Lotus è l’acquisizione (1985) della morente Software Arts, basato su un accordo nato dopo un incontro casuale con Bricklin che svende la società per 800.000 dollari più la copertura dei 2.2 milioni di dollari di debito. 

Nel 1986 Kapor abbandona ogni carica direttiva in Lotus e l’anno successivo ogni partecipazione, e la voglia di dedicarsi sempre a nuove sfide, porta Kapor in campi fortemente distanti da quello che è il business tipico legato ad una software house delle dimensioni di Lotus. Infatti, nel 1990 fonda, insieme a John Perry Barlow e John Gilmore, la fondazione no-profit Electronic Frontier Foundation (EFF), con l’obiettivo di creare una struttura di avvocati e specialisti attivi nella tutela dei diritti digitali, vista la poca attenzione dedicata agli argomenti orbitanti nella sfera della nascente comunicazione digitale.

   

kapor gilmore barlowKapor, Gilmore e Barlow

Dopo aver ricoperto il ruolo di presidente in EFF fino al 1994, nel 2001 il focus di Kapor si sposta sul mondo dell’Open Source / Free Software, fondando dapprima la Open Source Applications Foundation e poi, a 5 anni dalla sua uscita di scena da quest’ultima, diventando presidente di Mozilla Foundation all’atto della sua fondazione nel 2003. 

Sempre al mondo della connettività e della condivisione è legata anche la fondazione di Foxmarks/Xmarks che sviluppa un plug-in che consente ai browser più noti di condividere bookmark, password, tab, ecc. La società viene poi acquisita da LastPass a dicembre del 2010.

kapor center logoCome ogni buon milionario che si rispetti, anche Kapor si dedica alla filantropia creando la Mitchell Kapor Foundation, oggi trasformatasi in Kapor Center for Social Impact, che lavora affichè le nuove tecnologie siano socialmente sostenibili e si trasformino in uno strumento di vantaggio soprattuto per le minoranze storicamente disagiate negli Stati Uniti:

“We believe that the community of tech leaders must reflect the diversity of the United States.”

Da evidenziare, infine, che Kapor, nel 1996, è stato insignito dal Computer History Museum del premio “Museum Fellow” per la prima applicazione di rilievo e di successo per il PC IBM.

Vi lasciamo con la sintesi del Kapor-pensiero su quello che è stato Lotus Dev. Corporation (oggi Lotus Software, divisione di IBM):

“It was as big as anything that’s big today... it was the Google or Facebook of its time. The market size was orders of magnitude smaller but the magnitude was the same [KAPOR]”

“Era grande come ogni altra cosa è grande oggi… fu la Google o il Facebook dei suoi tempi. La dimensione del mercato era di diversi ordini di grandezza più piccolo ma la grandezza era la stessa [KAPOR]”

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