Corel

Corel nasce a Ottawa nel 1985 come Cowpland Research Laboratory: “Corel” è proprio l’acronimo del laboratorio voluto dall’imprenditore Michael Cowpland.

michael cowpland storia informatica

Michael Cowpland

Nella prima fase l’azienda commercia sistemi DTP per PC, cioè soluzioni chiavi in mano che univano hardware e software per l’impaginazione. L’obiettivo era portare sui personal computer, in particolare quelli IBM-compatibili, un’esperienza grafica più accessibile rispetto ai sistemi proprietari d’allora.

La vera svolta, però, non arriva dai sistemi finiti, ma da un’applicazione capace di sfruttare il nascente ambiente Windows come piattaforma per la grafica: CorelDRAW.

Nel 1987 due ingegneri Corel, Michel Bouillon e Pat Beirne, iniziano a sviluppare un software di illustrazione vettoriale da abbinare ai sistemi DTP della casa: un programma che non si limitasse a “disegnare”, ma che consentisse di creare loghi, etichette, tracciati e layout scalabili con precisione tipografica. La prima versione, CorelDRAW 1.0, esce nel gennaio 1989 e gira su Windows 2.x. In un mercato dove la grafica su PC è ancora spezzata tra strumenti DOS e il mondo Macintosh, l’idea di un vettoriale “user-friendly” nativo per Windows fa breccia: la curva di apprendimento è più dolce di quella dei CAD, e l’ambiente grafico di Microsoft, seppur ancora acerbo, offre basi WYSIWYG sufficienti per brochure, loghi e illustrazione leggera.

Già nelle prime iterazioni spuntano elementi destinati a diventare “firma” Corel: font allegati, clipart pronti all’uso e un set di strumenti che mira tanto alla produttività quanto alla qualità di stampa.

Tra il 1989 e il 1991 il prodotto cresce a vista d’occhio. La release 1.11 aggiunge import/export DXF per dialogare con il mondo tecnico, mentre CorelDRAW 2.0 introduce funzioni che molti designer ricorderanno per anni: Envelope (per incurvare e deformare testo/oggetti), Blend (morphing tra forme), Extrusion (volume prospettico) e Perspective. Queste novità trasformano CorelDRAW da “programma di disegno” a cassetta degli attrezzi per chi deve produrre grafiche pronte per la stampa rapida, l’etichettatura, la segnaletica. Sono anche la spia di un approccio molto “PC”: potenza crescente, ricchezza di funzioni, apertura ai formati che circolano negli uffici.

corel coreldraw 2.5 collezione fpCorelDRAW 2.5 (Foto collezione privata Felice Pescatore)

Il 1992 è l’anno del cambio di paradigma. Con CorelDRAW 3 il prodotto non è più “solo” un illustratore: diventa la prima suite grafica all-in-one per Windows. Al vettoriale si affiancano Corel PHOTO-PAINT per la bitmap, CorelTRACE per la vettorializzazione, CorelCHART per i grafici, CorelSHOW per presentazioni su schermo e CorelMOSAIC per la gestione degli asset. L’utente Windows smette di comprare “il miglior programma per ogni singolo compito” e trova tutto in un pacchetto coerente: disegno, fotoritocco, grafica, presentazioni e gestione risorse, con un’interfaccia e un’ergonomia simili.

Per la prima volta su PC l’idea di suite grafica diventa concreta, e su un sistema operativo che, con prezzi hardware in calo, moltiplica il parco installato.  

Con Windows 3.1 (1992) arriva TrueType, che rende più robusto l’uso di font outline di sistema senza dover ricorrere a soluzioni aggiuntive come Adobe Type Manager. È un passaggio decisivo per chi lavora su testi e logotipi: il disegno vettoriale di CorelDRAW e la tipografia scalabile del sistema operativo si incontrano, e il PC diventa finalmente credibile anche dove la resa del carattere conta. A sua volta CorelDRAW 3 abbandona il formato font proprietario WFN per abbracciare Type 1 e TrueType, allineandosi alla nuova realtà del desktop Windows.

Questa combinazione, Windows 3.1 + CorelDRAW 3, cambia la quotidianità di migliaia di piccoli laboratori grafici, service di stampa e uffici marketing. Il flusso “apri-disegna-stampa” diventa praticabile con attrezzature accessibili: i PC IBM-compatibili, le stampanti laser a prezzi via via più bassi, gli scanner piani collegati su porta SCSI o parallela.

Corel rafforza il messaggio confezionando grandi box con font e clipart in abbondanza: non solo uno strumento, ma un kit che consente di partire subito. È un approccio molto “Windows-centrico” e orientato alla produzione: insegne, totem, cartellonistica, volantini, cataloghi snelli; tutto ciò che richiede rapidità, iterazioni veloci e un file finale affidabile.  

Nel 1993 Corel Acquista Ventura Publisher, prodotto nato in Xerox e molto apprezzato per il Desktop Publishing, commercializzandolo some Corel Ventura 4.2 senza particolari modifiche, ma come segno tangibile del tentativo di ingresso nel settore dell'editoriale professionale.

corel coreldraw 2.5 collezione fpCorel Ventura Publisher (Foto collezione privata Felice Pescatore)

Il pubblico risponde e con l’uscita e con l'uscita delle nuove versioni per Windows 95, CorelDRAW consolida la posizione di standard pratico in molte botteghe grafiche e tipografie veloci. Per una fase non breve, Corel diventa il campione canadese del software: un’azienda riconoscibile ben oltre i confini del Paese, capace di incarnare l’idea che “anche su PC” si possa fare grafica con ambizione professionale.

Nel frattempo l’evoluzione continua: tra il 1993 e il 1994 arrivano le funzioni multi-pagina, il supporto maturo ai Type 1/TrueType, una gestione colore più affidabile e, soprattutto,il consolidamento dell’ecosistema attorno alla suite. Ma le fondamenta sono già tutte nel biennio 1991–1992: interfaccia coesa, bundle di strumenti e contenuti, apertura ai flussi reali di stampa

Guardando retrospettivamente, la “formula Corel” degli inizi si può riassumere in tre mosse:

  • Primo, scegliere Windows come piattaforma-calamita: non la soluzione più glamour per il design d’élite, ma quella con più attrito reale con le PMI e i service di quartiere. 
  • Secondo, costruire valore percepito nella scatola: non solo l’eseguibile, ma font, clipart, manuali, strumenti collegati; tutto quello che riduce il tempo tra installazione e primo lavoro pagato. 
  • Terzo, far crescere il prodotto a “ondate funzionali” che intercettano bisogni concreti (Envelope/Blend per le forme, TrueType per la tipografia, Photo-Paint per il ritocco) invece di inseguire feature di moda.

È questa triade che, a inizio anni ’90, trasforma CorelDRAW da curiosità promettente a suite di riferimento nella grafica produttiva su PC. 

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