X Window System

All’inizio degli anni ’80, nel mondo Unix il desktop grafico non è ancora uno standard.

X Window System nasce in questo contesto come risposta elegante e indipendente dall’hardware.

xwindows systemX Window System

L’idea è semplice e rivoluzionaria allo stesso tempo: separare chi disegna lo schermo (il server X) da chi chiede di disegnarlo (i client), collegandoli tramite un protocollo di rete. Il risultato è sorprendente: un’applicazione può girare su un computer e visualizzarsi su un altro, con il mouse che si muove qui e l’elaborazione che avviene altrove.

È la famosa network transparency che rende X unico nel suo genere. Il progetto prende forma al MIT, nel 1984, grazie a Bob Scheifler e Jim Gettys indirizzato a fornire sistema a finestre leggero, asincrono e indipendente dai dispositivi all'intero campus universitario.

scheifler gettys storia informaticaBob Scheifler e Jim Gettys

In particolare, lo sviluppo si lega al Project Athena,il cui scopo è creare un’infrastruttura di calcolo distribuito per supportare l’insegnamento e la ricerca universitaria, mettendo a disposizione di studenti e docenti un ambiente informatico coerente, indipendente dal singolo hardware, e accessibile da più postazioni all’interno del campus.

"X" si chiama così perché succede a “W”, un precedente window system: con X arriva un protocollo asincrono e primitive grafiche immediate, capaci di scalare su macchine e produttori diversi.

Nel 1987 nasce X11, la grande linea di base che accompagnerà il sistema fino a oggi. In X l’utente vede il server X, il processo che gestisce tastiera, mouse e schermo.

Ogni applicazione è un client che invia richieste di disegno e riceve eventi di input. Il protocollo è pubblico e documentato, e su questa base fioriscono librerie (Xlib, Xt), toolkit (Motif, GTK, Qt) e, più in alto, window manager e desktop environment.

X non impone un look & feel: offre primitive e delega le policy ai livelli superiori. È uno strato di base, pensato per durare e adattarsi.

Per far crescere X in modo neutrale rispetto ai produttori, nel 1988 si forma il MIT X Consortium, che ne coordina evoluzione tecnica e amministrativa fino alla metà degli anni ’90. Alla fine del 1996 il testimone passa a The Open Group, che continua a rilasciare nuove revisioni e a garantire la compatibilità.

Con la diffusione dei PC compatibili, il ruolo di implementazione di riferimento passa a XFree86, che porta X su architetture x86 e diventa il cuore grafico delle prime distribuzioni Linux.

Nel 2004 un cambio di licenza provoca la nascita di X.Org Server, che eredita il codice e abbraccia un modello di governance più aperto. Da quel momento X.Org è l’implementazione principale di X. Se X è il motore, i window manager e i desktop environment sono la carrozzeria e gli interni.

Nascono soluzioni minimali, affiancate da ambienti completi come CDE, GNOME e KDE, che offrono pulsanti, menù e widget coerenti.

Toolkit come GTK (GIMP ToolKit) e Qt forniscono gli strumenti per costruirli, mentre estensioni come RENDER e Composite portano antialias, trasparenze ed effetti 3D.

Il punto di forza principale è la flessibilità: X gira ovunque, parla in rete, si adatta a scenari diversi. Ma questa stessa flessibilità, nel tempo, porta complessità: estensioni sovrapposte, rendering eterogeneo, modello di sicurezza pensato per un’epoca locale e fidata.

Con l’arrivo delle GPU moderne e dei display ad alto refresh, X mostra i segni dell’età.

Nel 2008 prende forma Wayland, un protocollo più snello che integra compositor e display server, spostando il rendering sul lato applicazioni. Punta a latenza minore, sicurezza migliorata e una base di codice più semplice. GNOME e KDE, nel corso degli anni 2010 e 2020, adottano sempre più Wayland come predefinito, mantenendo X come compatibilità tramite XWayland.

Nel 2025 X11 è ancora presente e indispensabile in ambiti legacy, nelle applicazioni scientifiche e nella gestione remota. Wayland avanza come piattaforma per il desktop moderno, ma X resta la lingua franca di decenni di software.

La sua eredità è chiara: separare interfaccia e calcolo, locale e remoto, è un’idea che ha anticipato gran parte del computing distribuito contemporaneo.

Tappe essenziale

  • 1984 - Nascita di X Window System al MIT.
  • 1987 – Rilascio di X11.
  • 1988 – Creazione del MIT X Consortium.
  • 1996 – Passaggio a The Open Group.
  • Anni ’90 – Diffusione di XFree86 su PC compatibili.
  • 2004 – Nascita di X.Org Server.
  • 2008 – Presentazione di Wayland.
  • 2020-2025 – Transizione graduale verso Wayland, X rimane in uso in scenari legacy.
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